#Catania. Guerra tra i Santapaola e gli Ercolano, arrestato un presunto killer
La notte del 29 aprile 2004, in via Galermo, il pregiudicato 35enne Salvatore Di Pasquale, soprannominato Giorgio Armani, è stato ucciso con numerosi colpi d'arma da fuoco. I poliziotti, in esecuzione di un'ordinanza emessa dal GIP di Catania, hanno arrestato il pregiudicato catanese Dario Caruana ritenuto responsabile dell'omicidio in concorso con Salvatore Guglielmino e di altri soggetti non individuati.
Il 37enne dovrà rispondere di omicidio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, con le aggravanti della premeditazione e di aver agevolato il gruppo di Cosa Nostra con a capo Alfio Mirabile.
“Le indagini svolte dalla Squadra Mobile – spiegano dalla Questura di Catania – avevano evidenziato il coinvolgimento nel fatto di sangue di Caruana e Guglielmino sospettati di essere tra gli esecutori materiali dell'omicidio. Le investigazioni condotte nei confronti di appartenenti alla cosca Santapaola-Ercolano avevano, tra l'altro, evidenziato che in seno alla citata organizzazione era in corso una lotta intestina tra il gruppo facente capo a Antonino Santapaola (Nino ‘u Pazzu) e a suo cognato Alfio Mirabile cui si contrapponeva la famiglia Ercolano-Mangion“.
I contrasti erano determinati da contese in ordine alle estorsioni alle aziende della zona industriale di Catania e dall'intenzione della famiglia Ercolano di contrastare il ruolo da protagonista che Nino ‘u Pazzu stava assumendo nell'ambito dell'organizzazione, che, peraltro, aveva elevato suo cognato al rango di reggente della famiglia Santapaola.
Il 24 aprile 2004, Mirabile, morto nel 2010, era rimasto ferito gravemente durante un attentato che lo lascerà paralizzato agli arti inferiori.
L'omicidio di Di Pasquale, appartenente alla frangia opposta, è stato inquadrato come una risposta a quell'attentato.
Le indagini dell'epoca portarono il 20 luglio 2004 a una serie di provvedimenti di fermo per associazione mafiosa (operazione Risiko) nei confronti di Guglielmino, Caruana, Francesco e Paolo Mirabile, tutti appartenenti alla cosca Santapaola-Ercolano.
Negli anni le indagini si sono arricchite con le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, consentendo di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Caruana in ordine all'omicidio di Di Pasqualeche hannno portato all'arresto di oggi. L'uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Catania Bicocca a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.