Casa Serena, Croce conferma la linea dura del Comune

Una riunione sul nulla, che non ha fatto altro che confermare quello che è stato detto settimane fa: gli anziani di Casa Serena saranno trasferiti e per i 100 lavoratori non c'è nulla da fare.

Il 31 dicembre scade il bando per la gestione del pensionato e al momento non c'è alcuna intenzione di rinnovarlo.

Il vertice di stamane a Palazzo Zanca tra il commissario straordinario Luigi Croce ed i tre segretari generali di Cgil, Cisl e uil Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato più che altro ha avuto uno scopo puramente informativo.

“Croce ci ha ribadito che la struttura non è a norma, che i lavori partiranno subito perché non sono rinviabili e che non possono essere eseguiti con gli anziani là dentro -spiega Oceano. Sostanzialmente, per il momento non è cambiato nulla. Abbiamo chiesto ed ottenuto per lunedì prossimo la convocazione dei sindacati di categoria per valutare le possibili soluzioni per tutelare i lavoratori, anche se si possono ipotizzare solo soluzioni-tampone.

Durante l'incontro Croce ha ribadito che farà partire subito i lavori con 6-700 mila euro che ha già disponibili, mentre per il resto si dovrà attendere l'approvazione del Bilancio di Previsione 2012. Ci ha garantito che non intende chiudere definitivamente la struttura perché altrimenti non si sarebbe attivato per avviare i lavori immediatamente eseguibili, ma ha sottolineato che non intende lasciare aperta una struttura non a norma e questa è una posizione difficilmente contestabile”.

Nella nota diramata dall'Ufficio stampa del Comune si legge che “si opererà nel rispetto dei principi della legalità, andando incontro alle esigenze degli anziani garantendone l'assistenza socio-sanitaria ed i servizi a loro destinati e tutelando i livelli occupazionali”.

Nessuna spiegazione però su come si intenda gestire i 102 anziani che vivono a Casa Serena e su come si salvaguarderanno i posti di lavoro.

Presenti all'incontro anche il responsabile dell'Area coordinamento sociale Salvatore De Francesco e l'esperto per la gestione dei rapporti con le partecipate Nino Dalmazio.

Per il Comune la priorità è quindi la messa a norma del pensionato di via Sciva, che risale agli anni Cinquanta e per la quale non sono mai stati previsti interventi radicali di ristrutturazione e adeguamento alle normative sulla sicurezza man mano che erano emanate.