Caos Servizi sociali, la FP Cgil: “Lavoratori non dimettetevi”. Questa mattina nuovo presidio a Palazzo Satellite
Più che Servizi sociali verrebbe da chiamarli Servizi demenziali. L'impressione è quella di essere in un manicomio, dove anche i dottori proprio tanto bene non stanno.
Da questa mattina alle 9 i lavoratori e la FP Cgil stanno presidiando Palazzo Satellite, in attesa di incontrarsi con il dirigente del Dipartimento, Salvatore De Francesco.
Ieri a Messina si è registrata un'altra giornata di proteste, con De Francesco che prometteva la ripresa dell'assistenza ad anziani e disabili entro la giornata, puntualmente smentito dalla FP Cgil nel giro di mezz'ora dalle colonne del nostro giornale.
“Non se ne parla prima di martedì o mercoledì prossimo, perché dobbiamo attivare le procedure previste dalla Legge Fornero” ha dichiarato il segretario generale Clara Crocè. Ipotesi puntualmente confermata nel pomeriggio anche dal Dipartimento.
Poi in serata la conferma di una notizia che girava dalla mattina: la cooperativa Onlus Delfino, che giovedì scorso si era aggiudicata la gara per l'affidamento dell'assistenza domiciliare ai disabili ha deciso di rinunciare.
Nessuna spiegazione ufficiale, anche perché la coop non è tenuta a darne. Salvo imprevisti, il servizio dovrebbe passare adesso alla seconda classificata, una cooperativa di Sondrio.
Ma la FP Cgil denuncia un altro fatto molto grave, accaduto davanti agli occhi del segretario generale Clara Crocè ieri pomeriggio.
“La cooperativa Azione Sociale sta telefonando ai soci lavoratori, una cinquantina, chiedendo loro di dimettersi -spiega la dirigente sindacale. Ribadisco ancora una volta che non devono farlo assolutamente, altrimenti perderanno qualunque diritto, compresa la riassunzione nel caso in cui ce ne fosse la possibilità nei prossimi 12 mesi. Alcune telefonate sono arrivate ai lavoratori mentre eravamo in Comune, e mote altre stanno arrivando a me di operatori che non sanno cosa fare. Lo ripeto: nessuna dimissione, aspettate di essere licenziati”.
Ma ieri è successo anche che il commissario straordinario Luigi Croce abbia dato un'ulteriore dimostrazione della propria personalità.
Dopo il colloquio con il Ragioniere Generale Ferdinado Coglitore, che ha garantito come già abbiamo scritto che da lunedì inizieranno i primi pagamenti ai lavoratori delle cooperative alle quali il Comune si è sostituito, la Crocè ed un gruppo di lavoratori hanno cercato di confrontarsi con Croce.
Lo hanno incrociato a Palazzo Zanca dopo l'incontro con il Capo di Gabinetto Sciglio e quando gli hanno chiesto di parlare con lui, l'ex magistrato ha tirato dritto dichiarando “non sono il vostro cameriere”.
Sbalorditi, quando i lavoratori e il segretario generale FP CGil Crocè si sono sentiti chiedere da uno degli impiegati se volevano fissare un incontro con il commissario straordinario, hanno risposto con un secco no: “neanche noi siamo i camerieri di Croce”.
“La situazione è gravissima -dichiara Clara Crocè- e qui si gioca sulla forma. I servizi sono fermi dal 22 marzo ed è bene sottolineare ancora una volta che le famiglie dei disabili e degli anziani che ne usufruiscono appartengono alle fasce di reddito più basse. Chi si può permettere la badante e le persone di servizio non ha idea di cosa voglia dire essere privati da un giorno all'altro dell'assistenza fornita dal Comune”.