#Caltanissetta. Il sindaco di Niscemi in Sciopero della fame, solidarietà da Ruvolo
Niscemi, cittadina di 30 mila abitanti, a 80 chilometri da Caltanissetta, negli ultimi giorni è saltata agli onori della cronaca perché nell'ospedale locale lavora solo un medico.
Il sindaco Francesco La Rosa per protesta ha trasferito tutti gli uffici comunali all'interno dell'ospedale Suor Cecilia Basarocco, dove, ormai da mesi, è solamente un medico a mandare avanti un'intera struttura ospedaliera in una e ha iniziato lo sciopero della fame.
Scatta così la solidarietà da parte di molti sindaci siciliani.
Leoluca Orlando sindaco di Palermo, lancia un messaggio via twitter: “solidarietà al Sindaco di Niscemi, La Rosa, in sciopero della fame per garantire la giusta assistenza sanitaria ai propri concittadini”. Il primo cittadino di Palermo nella veste di presidente dell'Anci Sicilia con il segretario generale Mario Emanuele Alvano esprimono “vicinanza e solidarietà al sindaco di Niscemi Francesco La Rosa. Chi rappresenta i cittadini nella massima assise comunale ha il dovere di rappresentare le esigenze di tutti e l'azione forte annunciata dal sindaco di Niscemi è pienamente condivisa da tutti noi proprio perché serve a difendere e tutelare la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”.
Il sindaco della vicina Caltanissetta, Giovanni Ruvolo, esprime “la mia solidarietà e vicinanza, consapevole di quanto sia importante che i cittadini possano fruire di servizi sanitari puntuali e di qualità. Anche la Città di Caltanissetta – insiste Ruvolo– e tutto il vasto comprensorio servito dall'ospedale Sant'Elia vive le stesse preoccupazioni, come spesso denunciato da numerosi utenti che evidenziano difficoltà nell'accesso ai servizi sanitari, nonostante la buona volontà di medici, infermieri e personale ausiliare professionalmente validi, ma purtroppo spesso sottodimensionati rispetto alla mole di lavoro che un ospedale di III livello registra quotidianamente. Mi aspetto che le problematiche dei diversi nosocomi non vengano affrontate con l'usuale trasferimento o assegnazione provvisoria di personale medico che complicano le già difficili condizioni di lavoro, provocando conseguenti ridimensionamenti delle attività ospedaliere. Rispetto alle difficoltà evidenziate dai Sindaci, mi aspetto che, si possa attuare una politica di programmazione che possa risolvere una volta per tutte le situazioni di difficoltà, che richiedono scelte chiare e nette e che prevedano l'assunzione di nuovo personale, evitando una guerra tra poveri che nessun Sindaco vuole più condurre.
I cittadini pagano tasse salatissime – conclude Ruvolo – e bisogna garantire servizi a tutela della salute che siano garantite nella qualità e nell'efficienza. Sono certo che la sensibilità e la lungimiranza dimostrata dai vertici dell'ASP possa consentire al livello regionale di operare in tal senso”.