#Calcio. Di Napoli: “Chiedo scusa alla città di Messina. Vogliamo qualificarci alla Coppa Italia”
“Prima di iniziare con le domande mi è doveroso chiedere scusa alla città, al popolo e ai tifosi del Messina: sto vivendo un dramma familiare e ieri mi sono espresso male, io intendevo dire una frangia del popolo, e ho detto “popolino”. Non intendevo offendere nessuno, sono una persona molto umile a differenza di quello che possa sembrare. Spero che possiate capire il mio stato d'animo, e grazie a questo gruppo di ragazzi e a mia madre sto trovando la forza”.
Inizia così il dopo partita di Lello Di Napoli. L'allenatore del Messina è stato molto criticato per alcune dichiarazioni rilasciate ieri, e la piazza non l'ha presa benissimo. Col tecnico analizziamo la partita e gli obiettivi che il Messina si è prefissato per il termine di questa stagione.
“Io ho un gran gruppo, disponibile al sacrificio – ammette Di Napoli. C'erano quattro-cinque giocatori al limite dell'infortunio: ringrazio Martinelli, De Vito, Burzigotti e Peppe Russo, gli altri si sono sacrificati anche, per un allenatore è molto più facile poter cambiare modulo a seconda della squadra che vai ad affrontare. Ogni settimana lavoriamo su diversi moduli, e siamo preparati a qualsiasi situazione. Oggi abbiamo meritato un risultato positivo dove ci sono state delle cose buone e cose meno buone. Dovevamo sfruttare meglio la palla tra le linee per Gustavo, perchè poteva mettere in difficoltà il Lecce, aveva un altro passo rispetto ad Abruzzese, mentre abbiamo esagerato con le palle lunghe per Tavares, perchè con Cosenza poteva andare in difficoltà, però sono contento che la squadra abbia ottenuto questa prestazione, e per me è importante, noi non molliamo niente, posso solo ringraziarli”.
“Pensiamo adesso all'Akragas, che sta facendo molto bene, ha dei giocatori importanti. Noi proveremo a fare la nostra partita cercando di fare risultato, la società ha qualcosa di importante tra le mani, ossia un gruppo di ragazzi seri dove si può costruire qualcosa di grande. La base per costruire il futuro c'è”.
Sul lavoro svolto finora e sugli obiettivi stagionali, Di Napoli non ha dubbi: “Il fatto che voi notiate alcune situazioni tattiche mi lusinga, evidentemente ho fatto qualcosa di buono. Io penso che il merito sia dei ragazzi: io non voglio prendermene alcuno, do qualcosa a loro sotto l'aspetto dell'esperienza, ma sono gli attori principali, ed è giusto che si prendano i giusti meriti. Abbiamo sbagliato solo la partita con l'Andria, forse interpretata in maniera superficiale, ma nelle altre partite ci è mancata solo la cattiveria sotto porta, dovevamo essere un po' più cinici. Oggi coi cambi di gioco abbiamo messo in difficoltà il Lecce, dovevamo farlo più spesso, nell'arco della partita se alziamo l'asticella e facciamo la partita per 80 minuti otteniamo il risultato positivo, l'abbiamo fatto ma non come bisognava farlo. Onoriamo il campionato fino alla fine, vogliamo andare in Coppa Italia, speriamo di realizzare questo sogno”.
“Dedico questa bella prestazione a mia madre”.