Calabrò apre la campagna elettorale sognando la città della cultura

Felice Calabrò, candidato sindaco del centrosinistra

Ripartire dalla cittadella fieristica, facendola di Messina una città della e delle esposizioni. Inizia così la campagna elettorale di Felice Calabrò, candidato sindaco del centrosinistra.

“Questa è la mia città, questo lungomare che è stato ingabbiato da muri e cancelli e che non riusciamo a vedere se non per pochi giorni l'anno -dichiara. Anche questa è la mia città, il teatro comunale lasciato morire per quasi 20 anni e che solo grazie ad un gruppo di ragazzi testardi ed entusiasti è tornato a vivere, questi viali che per tutto l'arco dell'anno restano deserti se non per sporadiche manifestazioni  che però non rendono giustizia alla bellezza ed alle potenzialità della Cittadella. E' da qui che dobbiamo ricominciare. A chi dice che con la cultura non si mangia diciamo che l'unico modo per vivere è la cultura e che questa città deve tornare a vivere di cultura e mangiare con la cultura”.

Per Calabrò i miracoli non servono: è sufficiente utilizzare quello che già c'è, inspiegabilmente messo da parte negli ultimi decenni. L'idea è quella di coinvolgere tutti gli operatori del mondo della cultura, dell'arte, dello sport, della musica, consentendo loro di far rivivere il quartiere fieristico.

“Se trasformiamo questi viali -spiega Calabrò- in breve tempo e senza costi eccessivi, i turisti che sbarcano dalle navi sapranno dove andare e vedranno che Messina è una città bellissima e piena di tesori inestimabili. Questo viale deserto diventerà il viale dell'arte, aperto a tutte le forme artistiche e a tutti gli artisti che non dovranno più elemosinare spazi. Sogno e voglio centri espositivi per mostre e rassegne ed un Polo della Tecnologia perché la cittadella deve diventare un centro pulsante ed aperto al nuovo”.

Parlando di Fiera, inevitabile non prevedere anche il futuro del vecchio teatro, fatto rivivere per un paio di mesi da un collettivo che lo ha occupato. “Il Teatro Comunale ristrutturato dovrà diventare un palcoscenico, una struttura aperta a tutte le compagnie. Hanno ragione i giovani e meno giovani che hanno occupato l'ex Teatro in Fiera quando dicono che la loro non è stata un' ma una restituzione. Il teatro comunale appartiene ai messinesi ed a loro deve essere restituito sia per la fruizione come pubblico che per l'utilizzo come associazioni, piccole compagnie”.

Nella Città della Cultura immaginata dal candidato sindaco del centrosinistra ci sarà per i musei tematici (mare e tradizioni), per un'esposizione permanente dell'opera dei pupi e per una pinacoteca, mentre i viali della cittadella fieristica dovranno trasformarsi in veri e propri centri sportivi  all'aperto.

Alla fine della Festa della Cultura organizzata ieri in Fiera Calabrò ringrazia artisti, cantanti, ballerini, pittori, giocolieri, atleti e volontari. “Grazie al fatto che decine di artisti in ogni campo hanno  gratuitamente offerto i loro talenti -commenta- la cittadella fieristica è tornata ad essere viva e pulsante per un intero pomeriggio. E' stato un brevissimo lampo di quel che, secondo noi, dovrà diventare l'intera area. Quanti hanno partecipato alla manifestazione di ieri sono le vere risorse di questa città, associazioni, gruppi sportivi, palestre, squadre, scuole di danza, cantanti, pittori, mangiafuoco e animatori, eppure rappresentano quelle risorse che nessuno vede e che tra un paio di anni saranno costretti a mostrare il loro talento altrove. E' vero, non c'è una grande disponibilità finanziaria, ma abbiamo un altro tesoro: la cittadella fieristica, un'area da poter mettere a disposizione agli operatori del mondo dell'arte, dello sport, della danza, della musica”.

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