Bilancio Consuntivo 2013: si lavora a un maxi emendamento

bilancioUn maxi emendamento per il Conto Consuntivo 2013 del di Messina. È la linea alla quale l'amministrazione Accorinti sta lavorando, anche se il rinvio ottenuto ieri sera in Consiglio comunale per l'approvazione del documento economico-finanziario fa temere che il rischio default sia sempre più incombente.

“È un conto consuntivo di qualità contabile elevatissima, con grande attendibilità –tranquillizza Antonio Le Donne, segretario generale di Palazzo Zanca. Rispetto al maxi emendamento è un po' presto per parlarne, perché ancora non ci sono elementi definitivi.

Posso solo dire che stiamo valutando se mantenere le somme previste in Bilancio per le entrate dei parcheggi di una dozzina di anni fa, dato che tutti i gradi di giudizio sono stati favorevoli al Comune.

Contestualmente, si sta computando la somma esatta dei fitti attivi da recuperare (sulla quale vi è stata qualche imprecisione nella previsione dirigenziale) e si sta ulteriormente rafforzando la posizione sul sesto parametro del Consuntivo, sul quale ci sono già due pareri. Per quanto concerne invece le singole cifre da modificare, quelle meno significative le stanno correggendo in Ragioneria Generale”.

Diplomatico come sempre, Le Donne definisce imprecisioni gli errori nel calcolo dei fitti attivi da parte dei dirigenti di riferimento. E visto che dal 24 giugno 2013 il tasso di errore della dirigenza del Comune di Messina è aumentato in maniera sconcertante e piuttosto sospetta, ci auguriamo che superata l'impasse dell'approvazione del Consuntivo 2013 e del Previsionale 2014, il massimo dirigente di Palazzo Zanca svesta il ruolo di segretario generale e utilizzando le funzioni di direttore generale metta in riga o restituisca agli affetti familiari i dirigenti incompetenti.

Intanto la presenza del commissario ad acta inviato dalla Regione martedì scorso, il funzionario Antonio Garofalo che dovrà seguire l'approvazione del Conto Consuntivo 2013, bocciato dal Collegio dei Revisori dei Conti, indicando anche la nuova scadenza entro la quale il Consiglio comunale dovrà votarlo, non sembra turbare più di tanto l'amministrazione.

“È una presenza consueta –commenta Le Donne- visto che da anni il Comune non approva in tempo gli strumenti finanziari, ma discreta. Ha già dichiarato che non vuole interferire con il percorso ormai avviato a conclusione : stiamo affrontando i quattro-cinque punti evidenziati dal Collegio dei Revisori e presto andremo in Aula a chiudere”.

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