#Barcellona. Scomparsa Chiofalo, ultimi giorni passati al setaccio

L'auto bruciata e i carabinieri
L'auto bruciata e i carabinieri

Si allarga l'area battuta durante le ricerche dell'allevatore 32enne Salvatore Chiofalo, scomparso senza lasciare traccia la notte tra venerdì e sabato scorsi. Oggi i carabinieri del Comando di Barcellona Pozzo di Gotto hanno controllato la zona di contrada Lando. Con loro, lo Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, da un paio di mesi impegnato in attività di indagine e controllo sui Nebrodi. La sua auto, una Toyota bordeaux, è stata trovata completamente carbonizzata in contrada Maloto, nei pressi del Parco Museo Jalari. Il mezzo è stato esaminato anche dagli uomini del RIS di Messina, che hanno effettuato dei rilievi sui resti dell'auto dell'allevatore. Non si sta trascurando alcuna pista, ma quella della cosiddetta lupara bianca continua a prendere sempre più corpo. Gli inquirenti stanno passando al setaccio i movimenti e gli incontri più recenti di Salvatore Chiofalo. Analizzate anche le telefonate e il suo cellulare, che è rimasto nell'auto. Anche se incensurato, in passato avevano già bruciato al 32enne un'altra auto e dei capi di bestiame. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto Rita Barbieri.

Sul sito della si legge: “Coordinati dalla compagnia locale dei carabinieri, le nostre unità cinofile insieme ai RIS di Messina, ai militari, al corpo forestale, ai vigli del fuoco e al reparto speciale dei Cacciatori Eliportati di Calabria, sono coinvolte nella del trentaduenne scomparso da Maloto. Questa frazione e quella di Migliardo, da sabato sera sono perlustrate a tappeto, visto il ritrovamento proprio in quelle zone dell'auto di cui l'uomo è proprietario. Nonostante le ricerche approfondite e capillari, ad oggi non si ha alcuna notizia dell'allevatore. (Foto dal sito della Protezione Civile)

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.

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