#Barcellona. Riceve mentre è ai domiciliari e finisce a Gazzi
Riceveva visite mentre era agli arresti domiciliari e finisce nel carcere di Messina Gazzi. Ad avere violato le disposizioni della misura restrittiva il pregiudicato barcellonese 23enne Carmelo Cannistrà, arrestato il 26 agosto scorso, quando era stato sorpreso mentre innaffiava delle piante di marijuana alte 130 centimetri in un appezzamento di terreno in contrada Rocche. I carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, durante un controllo mirato, lo hanno sorpreso ieri pomeriggio nella sua abitazione in compagnia di alcune persone, nonostante fosse agli arresti domiciliari. Il pregiudicato era stato arrestato dai militari della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto in flagranza di reato quando, sulla scia di successi investigativi volti al contrasto delle varie attività di spaccio di droga insistenti nella zona, hanno dato l'ennesimo colpo alla criminalità locale dedita a questo tipo di reati. Grazie a una complessa attività info-investigativa per contrastare il fenomeno illegale della coltivazione e dello spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio del Longano, a fine agosto i carabinieri seguivano da alcuni giorni le tracce del giovane e nel pomeriggio del 26 agosto, dopo un complesso pedinamento eseguito con la massima accuratezza, hanno sorpreso Cannistrà con le mani nel sacco mentre irrigava quattro piante di cannabis indica in un appezzamento di terreno in contrada Rocche, nel comprensorio di Barcellona Pozzo di Gotto.
L'attività info-investigativa condotta nei confronti del pregiudicato ha permesso di raccogliere forti elementi indiziari anche riguardo l'illecita detenzione di armi e munizioni. Sul posto è stata effettuata un'accurata ispezione con l'ausilio di attrezzi utili per scavare il terreno. Ben occultati tra la vegetazione e a pochissima distanza dalle piantine sono state rinvenute numerose cartucce per fucile da caccia e per pistola, un artifizio di fabbricazione artigianale di grosse dimensioni con miccia lunga 65 cm circa, quattro scatole contenenti inneschi per cartucce e ordigni esplosivi, oltre a un grosso coltello a serramanico. Immediatamente, i militari si sono recati a casa di Cannistrà e con un'accurata perquisizione domiciliare hanno trovato altri 35 grammi di marijuana essiccata. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro per essere inviato successivamente al RIS di Messina per gli esami di laboratorio.