Barcellona PG, truffa ai danni dello Stato, corruzione e falso in atto pubblico: otto indagati
Sono 8 le persone che risultano indagate per una presunta truffa che sarebbe stata posta in essere ai danni di persone diversamente abili e del servizio sanitario della regione. Le indagini effettuate dai Carabinieri della stazione di Barcellona Pozzo di Gotto, di concerto con la locale Procura, risalgono al periodo che va dal 2016 al 2019. A fare notificare l'avviso di conclusione indagine agli indagati, tra medici, operatori sanitari inquadrati alle dipendenze dell'Asp e soggetti che vendevano prodotti di natura sanitaria con sede legale nella città del Longano, il sostituto procuratore con Luca Gorgone. Tutti sono accusati a vario titolo di truffa ai danni dello Stato, corruzione e falso in atto pubblico. Le vittime della presunta truffa i soggetti diversamente abili e le loro famiglie, bisognosi di presidi sanitari di varia natura, ma che avrebbero ricevuto nel corso del tempo materiale di qualità inferiori rispetto a quello che veniva prescritto, oppure mai consegnato. Secondo l'accusa della Procura barcellonese, gli indagati si sarebbero procurati un ingiusto profitto consistente nella differenza tra la somma percepita dall'Asp di Messina ed il costo effettivamente sostenuto per l'acquisto dei prodotti consegnati agli effettivi beneficiari, con pari danno per l'Ente pubblico erogatore. Sarebbero oltre 45 i fatti accertati dalle autorità. Gli indagati sono F. V., 52 anni e A., 50, entrambi di Milazzo; G. S., 57 anni, di Palermo; A. S. C., 50 anni di Sant'Agata di Militello e C. M. A. L., 63 anni entrambi Sant'Agata di Militello; A. F., 71 anni, di Novara di sicilia; G. L., 66 anni di Lipari; T. C., 64 anni di Barcellona Pozzo di Gotto.