Barcellona PG, testamento dichiarato valido e beni restituiti: tre assolti
In un intricato caso giudiziario nel cuore di Barcellona Pozzo di Gotto, i membri di un nucleo familiare si sono trovati ad affrontare gravi accuse di circonvenzione di incapace e uso di testamenti falsi. Tuttavia, la giustizia ha prevalso quando le accuse, in definitiva, sono risultate infondate in tribunale.
Gli imputati, il giornalista Carlo Russo, la moglie Rosaria Cioce e il figlio Antonio Maria Russo, che avevano ricevuto la designazione come eredi testamentari di un cospicuo patrimonio da una donna, erano stati accusati di approfittare delle precarie condizioni di salute della stessa. Nel corso del dibattimento, il team di difesa composto dagli avvocati Gaetano Pino e Carmelo Pino ha condotto approfondite indagini, tra cui una dettagliata perizia grafologica.
Le indagini difensive hanno rivelato chiaramente che l'anziana donna era pienamente capace di intendere e volere, smentendo così le affermazioni dell'accusa. Inoltre, la perizia grafologica ha confermato che il testamento in questione era autografo, autentico e rappresentava le genuine ultime volontà della defunta. La parte civile è stata rappresentata dal legale Sebastiano Campanella.
Il giudice del Tribunale di Barcellona ha respinto completamente le accuse, rilevando l'assoluta infondatezza di ogni singola imputazione. Accogliendo la richiesta dei difensori, il giudice ha emesso una sentenza di assoluzione per gli imputati, sottolineando che non hanno commesso il fatto contestato.
La conclusione del processo ha visto il dissequestro immediato dei beni ereditati, restituendo così agli eredi la loro legittima eredità. Questo caso mette in luce l'importanza di una difesa vigorosa e di indagini approfondite nel garantire una giustizia equa e accurata nei contesti ereditari controversi.