Barcellona PG, sequestro da 140mila euro al fratello del Boss Imbesi

inbound81354743390630771Il Tribunale delle Misure di Prevenzione ha autorizzato il sequestro di beni finanziari e somme di denaro per un totale di circa 140 mila euro appartenenti a Salvatore Imbesi, fratello del defunto boss mafioso Ottavio Imbesi. I beni, tra cui due libretti di risparmio, polizze assicurative, fondi e contanti, erano ritenuti essere nella disponibilità di Salvatore, considerato un prestanome del fratello.

Salvatore Imbesi, recentemente assolto in un'operazione contro l'estorsione e l'usura, era già stato soggetto a un primo congelamento dei beni, successivamente revocato. Tuttavia, le indagini, avviate con scrupolo dai poliziotti del Commissariato di Barcellona Pozzo di Gotto guidati dal vice questore Antonio Rugolo a partire dal 2020, hanno portato a nuove conclusioni. La Procura di Messina, basandosi sulle risultanze investigative del commissariato barcellonese, ha accertato che i beni sequestrati a Salvatore Imbesi erano in realtà riconducibili al fratello Ottavio.

Il 9 luglio scorso, gli agenti del commissariato di Barcellona hanno eseguito il provvedimento del Tribunale di Messina, che disponeva il sequestro delle somme e dei beni finanziari. Questo sequestro rientra nelle misure di prevenzione di pubblica sicurezza volte a contrastare l'influenza della criminalità organizzata nel territorio.

Il sequestro dei beni di Salvatore Imbesi rappresenta un colpo significativo alla rete di interessi economici legati alla mafia nella zona di Barcellona Pozzo di Gotto. Ottavio Imbesi, il fratello defunto, era noto per il suo ruolo di spicco nella criminalità organizzata locale, e il trasferimento dei suoi beni a Salvatore è visto come un tentativo di eludere le autorità.

Le indagini condotte hanno dimostrato la capacità delle forze dell'ordine di seguire il flusso di denaro e di individuare le strategie utilizzate dai membri della famiglia per nascondere i loro beni. L'azione della polizia e della magistratura è un segnale chiaro che la lotta contro la criminalità organizzata continua senza sosta, con l'obiettivo di smantellare le reti economiche che sostengono le attività mafiose.

Il sequestro dei beni di Salvatore Imbesi segna un ulteriore passo avanti nella lotta contro la mafia a Barcellona Pozzo di Gotto. Le autorità, attraverso un lavoro investigativo meticoloso, hanno dimostrato che è possibile colpire gli interessi economici della criminalità organizzata, privandola delle risorse necessarie per le sue attività illecite. La collaborazione tra polizia e magistratura si conferma cruciale per il successo delle operazioni contro la mafia, rafforzando la fiducia nella capacità dello Stato di garantire la legalità e la sicurezza nel territorio.