Barcellona PG, la scuola dell’infanzia Cannistrá Casa del Fanciullo ricorda Giulia Cecchettin

inbound5651428049511323336La scuola dell'infanzia Cannistrá Casa del Fanciullo, appartenente all' istituto comprensivo B. Genovese diretto da Francesca Canale, si distingue per il suo impegno contro la violenza sulle donne, un'iniziativa nata in risposta al tragico episodio che ha coinvolto Giulia Cecchettin.

“Impariamo il rispetto fin da piccoli usando le mani per fare cose belle”, è il messaggio potente trasmesso dai bambini e dalle bambine della scuola. Questa istituzione crede nell'importanza di insegnare il rispetto come un valore universale sin dai primi anni di vita, attraverso gesti e parole semplici ma significativi.

Questo approccio pedagogico mira a plasmare non solo gli aspetti accademici, ma anche a formare individui consapevoli e rispettosi degli altri. La scuola si propone di essere un luogo in cui i bambini non solo apprendono conoscenze, ma anche valori fondamentali per costruire una più giusta e rispettosa.

La decisione di intraprendere un lavoro specifico contro la violenza sulle donne dimostra l'impegno della scuola nell'affrontare tematiche cruciali della società contemporanea. In un momento in cui la sensibilizzazione e l'educazione sono fondamentali, la scuola dell'infanzia Cannistrá Casa del Fanciullo si presenta come un esempio di istituzione che va oltre il suo ruolo educativo tradizionale.

Insegnare il rispetto sin dalla prima infanzia non solo contribuisce a formare individui responsabili, ma può anche avere un impatto positivo sulla comunità nel suo insieme. La scuola diventa così un agente di cambiamento, promuovendo valori che vanno oltre le mura della classe e influenzano la società in modo duraturo.

In conclusione, la scuola dell'infanzia Cannistrá Casa del Fanciullo, con il suo impegno contro la violenza sulle donne e la promozione del rispetto fin dalla più giovane età, si erige come un faro di speranza e cambiamento nella comunità locale. I bambini e le bambine che frequentano questa scuola non solo imparano a usare le mani per fare cose belle, ma anche a coltivare un senso di rispetto che li accompagnerà lungo il percorso della loro crescita.

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.