Barcellona PG, favorivano illegalmente il rinnovo del permesso di soggiorno, la Polizia esegue 12 misure cautelari
MESSINA – È scoccato intorno alle 5 stamattina il blitz della Polizia a Barcellona Pozzo di Gotto. Imprenditori, datori di lavoro, intermediari e il gestore di un patronato tra le 12 persone raggiunte da un'ordinanza di misura cautelare emessa dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto ed eseguita dagli agenti del Commissariato di Barcellona PG, coordinati dal Vice Questore aggiunto Antonio Rugolo e supportati della Squadra Mobile di Messina. 4 persone sono finite in carcere, 4 agli arresti domiciliari, mentre per altri 4 è scattato l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Tutte sono indagate a vario titolo di aver violato le norme che regolano il soggiorno Italia di cittadini stranieri e di averne favorito illegalmente la permanenza, traendone ingiusto profitto e approfittando della loro pozione di irregolarità.
Le indagini, durate alcuni mesi, tra pedinamenti e intercettazioni ambientali, hanno preso spunto da controlli di routine per il rilascio dei permessi di soggiorno ai cittadini extracomunitari che ne facevano richiesta al locale commissariato, in particolare il periodo di riferimento va da giugno 2020 ad oggi.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe esistito un articolato e ben rodato sistema, basato su schemi predefiniti, ripetuti in più occasioni. Incongruenze evidenti, infatti, sarebbero state rilevate tra quanto dichiarato dai cittadini extracomunitari e la realtà dei fatti che evidenzierebbe l'uso di documentazione falsa attestante contratti di lavoro, buste paga, contributi previdenziali e attestazioni di residenza dei diretti interessati. Molti i casi in cui le dichiarazioni di ospitalità provenivano dalla stessa persona e nello stesso immobile, dove, però, il cittadino straniero non sarebbe mai stato.