Barcellona PG, aggredisce minorenne per un parcheggio: ma per il Tribunale sono solo minacce

Tribunale giustiziaMESSINA. Trasmissione degli atti alla Procura per riqualificazione del reato da minaccia semplice a violenza privata aggravata, adozione (se necessario) di misure di protezione per la vittima, liquidazione di una provvisionale immediatamente esecutiva di non meno di 9.000 euro come risarcimento iniziale del danno psicologico patito.

Sono le richieste presentate dallo studio legale Bonavita, che difende una ragazzina di 17 anni di Milazzo, che il 3 agosto scorso, dopo aver parcheggiato la propria minicar nei pressi dell'attività commerciale gestita dalla madre, è stata aggredita verbalmente prima dal balcone e poi a distanza ravvicinata con insulti gravissimi e minacce, da un uomo residente nello stesso condominio.

Giuseppe Bonavita
L'avvocato Giuseppe Bonavita

Lo stesso è arrivato persino a scuotere con violenza la piccola vettura e a strattonare dalle braccia la ragazzina, ormai terrorizzata. Un episodio che ha lasciato il segno, al punto che per recuperare un po' di serenità la vittima, che si è costituita parte civile ed è difesa dall'avvocato Giuseppe Bonavita del foro di Messina ed è seguita anche dal collaboratore dello studio a Barcellona Pozzo di Gotto Giovanni Alacqua Genovese, è stata costretta a rivolgersi a uno psicologo. A distanza di sette mesi, la ha ancora paura ad andare nel locale della madre e, come spiegano i legali che la seguono, “ha visto limitata la propria libertà personale e sociale”.

“Le conseguenze non sono astratte -spiega Alacqua Genovese. Sono documentate e visibili. La ragazza è stata costretta a intraprendere un percorso terapeutico, a vivere con ansia, a temere per la propria incolumità. E ciò in un contesto in cui la presenza dell'imputato continua a essere potenzialmente destabilizzante, vista la vicinanza tra i luoghi frequentati. Per questo motivo, oltre a ribadire la richiesta di una provvisionale non inferiore a 9.000 euro, chiediamo che si valuti l'adozione di misure cautelari a protezione della vittima: divieto di avvicinamento ai luoghi da lei frequentati o, se ne ricorrono i presupposti, dell'applicazione del braccialetto elettronico. Perché la sicurezza psicologica di una ragazza di diciassette anni non può dipendere dalla speranza che un adulto violento non incroci il suo cammino”.

 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.