#Barcellona. Giornata della Donna, convegno sulla rivista “Lucciola”

Barcellona Lucciola SiciliansAlla scoperta di Lucciola è il tema del convegno che si terrà mercoledì 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della Donna, alla biblioteca comunale di Barcellona Pozzo di Gotto Nannino Di Giovanni. L', organizzato dalla biblioteca con il patrocino dell'amministrazione e dell'assessore Ilenia Torre, permetterà di riscoprire la rivista Lucciola, una pubblicazione che all'inizio del XX secolo, tra il 1908 e il 1926, trattò temi importanti come l'emancipazione delle donne, l'educazione, la politica, l'arte e molto altro ancora. Obiettivo del convegno è quello di recuperare la storia di una rivista unica nel proprio genere, ma anche di fornire un momento di riflessione sulle donne e sulle loro condizioni. E' previsto anche un accompagnamento musicale dalla clarinettista Ester Scibilia. Come si legge su Wikipedia, la “rivista è stata unica nell'intero panorama mondiale. I numeri mensili sono interamente scritti a mano dalle redattrici (le lucciole, appunto) e redattori che parteciparono a questa iniziativa editoriale. Essa probabilmente nasce su suggerimento di Louise Hamilton Caico per impegnare e stimolare culturalmente in una attività la sedicenne Letizia, molto frustrata dalla noiosa vita di Montedoro, in provincia di Enna. Gli articoli scritti di proprio pugno dai redattori erano spesso firmati con pseudonomi. Erano scritti in un tempo massimo di 48 ore per poi essere spediti per posta al successivo articolista che spediva anch'esso, come in una catena di Sant'Antonio. In genere gli articoli furono scritti da signorine di buona famiglia di età compresa tra i 15 e 18 anni, che trovavano così, nell'anonimato garantito dallo pseudonimo, la possibilità di esprimersi al di fuori degli schemi ufficiali della cultura dell'epoca.

Ogni numero mensile poi tornava al primo mittente: Luisa Cairo a Montedoro e poi a Palermo, per essere da questa conservato. Ogni lettore scrittore aveva solo poche ore per aggiungere, in un arcaico ed antesignano blog moderno, le sue note e riflessioni sui temi che ogni mese erano proposti, aggiungendovi anche foto e ricami. Ne sono stati rinvenuti solo 115 numeri, come risultato ciò della dispersione dei beni della famiglia Caico, avvenuta con la vendita dell'immobile di famiglia nel dopoguerra.

La prima redattrice Letizia Caico trovò così insieme alla sorella più grande Lina, il modo di partecipare comunque ad intenso percorso culturale nazionale, pur racchiusa nel piccolissimo paesino dell'entroterra nisseno di Montedoro. Paese questo dove vissero per 15 anni i genitori, il padre era un ricco proprietario di miniere e terreni e la madre Louise Hamilton Caico è stata una nobile scrittrice di origini anglo-francesi di alte vedute e capacità culturali.

Tra i temi affrontati, dalla rivista negli anni, vi furono l'impedimento per le donne di gestire i loro beni e di esercitare la potestà sui figli, determinata dalla minorità giuridica stabilita dall'autorizzazione maritale, il pacifismo vs l'interventismo italiano nel periodo precedente l'inizio della prima guerra mondiale, il diritto femminile al voto, il tema del lavoro delle donne al di fuori della famiglia, il rapporto tra i sessi e il femminile bisogno di dignità e rispetto, l'adulterio femminile e quello maschile, il socialismo e il fascismo, il tema del lavoro e della festa del Primo maggio“.

 

 

 

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