#Barcellona. Armi clandestine e droga: pesanti condanne per Gianpiero Munafò e Carmine Di Natale
Il GIP del Tribunale di Barcellona Fabio Gugliotta ha condannato a 6 anni e 4 mesi e al pagamento di 20mila euro di multa Gianpiero Munafò (1985, difeso dall'avvocato Franco Calabrò) e a 6 anni e 20mila euro di multa Carmine Di Natale (1975, difeso dall'avvocato Diego Lanza), accusati di detenzione illegale di grossi quantitativi di droga e di armi clandestine.
Il PM Sarah Caiazzo aveva chiesto per entrambi 8 anni e 30mila euro di multa. Sia Munafò che Di Natale avevano scelto il rito abbreviato.
La vicenda risale al 26 ottobre 2015, quando i due pregiudicati furono arrestati dopo una serrata attività info-investigativa, come ha spiegato durante la conferenza stampa appositamente convocata il capitano Fabio Valletta, alla guida del Comando di Barcellona.
Alcuni giorni prima dell'arresto dei due in contrada Battifoglia, a ridosso del tracciato ferroviario, era stato notato un motorino all'esterno di una casa abbandonata dall'alluvione del 2011.
I due pregiudicati sono stati arrestati in flagranza di reato mentre uscivano dal rudere. Munafò aveva con sé una pistola, Di Natale un coltello.
Nella casa sono stati trovati un'arma da guerra, due caricatori modello banana, una mitraglietta calibro 32, un fucile a canne mozze, un bilancino di precisione e una notevole quantità di cocaina per un valore commerciale importante.
Le armi erano perfettamente funzionanti e pronte per essere utilizzate. La mitraglietta è una VZ61 Skorpion di produzione cecoslovacca, il fucile d'assalto è di produzione sovietica ed è un AK-47 kalashnikov, calibro 7, 62.