Avete presente uno speed date? Io ci sono stato

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Avete mai sentito parlare di speed date? Sì, esatto: la versione 2.0 dell'appuntamento al buio. Una pratica comune nelle metropoli del mondo.

Carlo Verdone, in Ma che colpa abbiamo noi?, c'è andato giù in modo divertente. A Messina, RadioStreet ne ha organizzato uno proprio nel giorno di San Valentino. E io, internauti, non ho saputo resistere al richiamo della novità assoluta: ve lo dovevo raccontare.

Sarò sincero: per me è stato molto più facile di tutti gli altri 31 partecipanti. Perché? Perché ero lì per lavoro e, soprattutto, perché non avevo programmato un seguito a quei tre minuti che ciascuno di noi avrebbe trascorso per regolamento con una persona dell'altro sesso.

E, se interessati a trascorrere del tempo con una delle persone incontrate e salutate al gong della campanella, c'era l'opportunità di consegnare una rosa per restare a parlare a fine serata. E magari scambiarsi i numeri. E magari andare fuori a cena. E magari… e che ve lo dico a fare?!?

Diciannove gli anni della partecipante più giovane, quarantasette quelli della più MILF, almeno solo per definizione. Si è messa in gioco con simpatia nonostante il ragazzo più vecchio avesse meno di trent'anni; ed è comunque stata molto diretta con me: “Per adesso i giornalisti mi attizzano”. Ok, la prossima!

Le altre, quasi tutte studentesse universitarie; e sembra che il campo della Comunicazione fosse quello meglio rappresentato. Ma c'erano anche biologhe, ingegneri, medici e donzelle con la passione per il teatro. Simpatiche, spigliate, qualcuna magari anche carina: un cast ben amalgamato quello scelto da RadioStreet, che ha seguito l'evento live sui 103.3.Speed date Radiostreet 14-2-2015 a

C'è addirittura chi si è presentato in maschera, giocando anche sulla coincidenza con Carnevale. Ma lo scopo di quei tre minuti, per chi non aveva davvero nulla da perdere, credo fosse esattamente il contrario: togliere la maschera che ci accompagna quotidianamente e scendere da quel palcoscenico tanto caro a Goffman.

Ed era importante non dimenticare il gioco, leitmotiv ricorrente nelle parole di tutte le concorrenti: “Sono qui per gioco” o “Sono stata trascinata a forza dalla mia amica”. Ma chi è che a trent'anni si fa trascinare a forza a un incontro al buio?

La mia rosa, come promesso a me stesso prima di partecipare, l'ho tenuta per me. Ma c'è anche chi ha lasciato il locale dopo mezz'ora dalla fine con la fila di ragazzi dietro pronti a chiedere il numero e con quattro cinque rose da portare a casa al seguito. E chi ha lasciato il locale in compagnia della persona conosciuta poco prima a un tavolo.

Speed date Radiostreet 14-2-2015 bA fine serata, eravamo davvero tutti divertiti, soddisfatti di aver partecipato e contenti per le persone che avevamo a fianco – io, ad esempio, un'amica che molti di voi conoscono bene. E magari, da compagni di viaggio in quei sedici tavoli, con i ragazzi ne viene fuori anche una bella amicizia.

Perché questi incontri, per quanti si fossero fatti un'idea sbagliata, non sono solo a sfondo sessuale né vi partecipano solo persone tristi assediate dalla solitudine.

Ci si guarda negli occhi tanto, si cerca di percepire un profumo, captare e decifrare un messaggio nascosto nelle parole dell'altro, sorridere (se ti sei ricordato di lavare i denti, sigh!) e conoscersi.

Ma, soprattutto, non farsi troppe seghe mentali né credere di essere inadeguati al contesto. Keep in touch, bro! Ci siamo divertiti.

Pics provided by RadioStreet Messina

Hermes Carbone

Social Media Strategist, Blogger, Freelance e Speaker. Laurea in Giornalismo a Messina, master in Communication & Media Studies presso la London School of Journalism. Fondatore de 'Il Nuovo.me' e Cosmopolitalians.

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