Arriva il “Salva Italia”, la Cisl: “Adesso basta scuse”
“Speriamo ora non ci siano più scuse. Ci aspettiamo che i sindaci della provincia di Messina si attivino immediatamente per segnalare entro il 15 giugno e favorire lo sblocco di tutte le opere finanziate e appaltate ma bloccate per questioni burocratiche”.
La Cisl di Messina prende spunto dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi e lancia un altro appello per rimettere in moto l'edilizia. Il segretario generale della Cisl Messina Tonino Genovese e il segretario provinciale della Filca Cisl Pippo Famiano chiamano in causa i sindaci dell'intera provincia per non perdere un'occasione definita “imperdibile”.
“Lo ‘Sblocca Italia' -dichiarano i due dirigenti sindacali- è un'occasione che non si può lasciare scappare per far ripartire l'edilizia nella nostra provincia, un settore che registra un tasso di disoccupazione oltre il 60%. Dai dati a nostra disposizione risulta che ci sono opere finanziate ed appaltate per un totale di 500 milioni di euro, il cui sblocco potrebbe dare lavoro a circa 500 lavoratori”.
La Cisl e la Filca Cisl pretendono risposte concrete dai 108 sindaci del comprensorio messinese e avvertono: “Con lo ‘Sblocca Italia' non ci sono più scuse: bisogna far partire tutte le opere ferme per intoppi burocratici e dare risposte alle migliaia di lavoratori edili che, la manifestazione di venerdì scorso lo conferma, sono arrivati al limite delle proprie forze. Senza risposte chiare e precise – concludono Genovese e Famiano – siamo pronti a intraprendere iniziative incisive per rivendicare il diritto al lavoro”.