Appalti truccati al CAS, funzionari e imprenditori nel mirino della DIA
Appalti truccati al Consorzio Autostrade Siciliane. Dalle prime ore del mattino è in corso un'operazione della DIA di messina e del Centro Operativo di Catania.
Numerosi i provvedimenti cautelari emessi nei confronti di funzionari del CAS e imprenditori, accusati di turbata libertà degli incanti, induzione a dare o promettere utilità e istigazione alla corruzione.
L'operazione, condotta dalla DIA e coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, fa luce sul cono d'ombra riguardante dipendenti del Consorzio Autostrade e titolari di aziende coinvolti in appalti truccati nel settore dei lavori sulle autostrade siciliane.
I dettagli dell'Operazione Tekno saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà presso il Palazzo di Giustizia di Messina alle 10.30 alla presenza del Procuratore della Repubblica Guido Lo Forte e del Procuratore Aggiunto Sebastiano Ardita.
Aggiornamento 09.42
Otto gli arresti domiciliari, eseguiti dalla DIA di Catania, per gli imprenditori Giacomo e Nino Giordano (43 e 46 anni), Francesco Duca (46 anni), Rossella Venuto (43 anni) e Giuseppe Iacolino (32 anni).
Coinvolto anche il dirigente del CAS Lelio Frisone (61 anni, per il quale è stato anche disposto il sequestro preventivo dei beni per 100 mila euro, somma stimata per la presunta tangente che lo stesso avrebbe incassato per favorire impenditori amici, oltre alla ristrutturazione di un proprio immobile) e il funzionario Filadelfio Scorza (55 anni).
Agli arresti domiciliari è stato posto anche il membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione IRCCS Policlinico di San Matteo di Pavia Filippo Filippi (72 anni).
Per quest'ultimo l'accusa è di induzione indebita. Secondo gli inquirenti avrebbe obbligato Giacomo Giordano ad assumere nella propria ditta di pulizie che aveva vinto l'appalto nel nosocomio pavese un rumeno, garantendogli in cambio il pagamento dei lavori.
Interdetti per 60 giorni dall'attività imprenditoriale Andrea Valentini (54 anni) e Antonio Chillè (53 anni).
Aggiornamento 13.19
Dura presa di posizione del presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, che ha sottolineato come si “metta in discussione l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori per i dipendenti del settore privato, quando per le norme attuali è impossibile licenziare i burocrati, spesso radice del malaffare”.