Ambiente, l’OVUD di UniMe diviene Centro di primo soccorso per le tartarughe marine
MESSINA. L'OVUD (Ospedale veterinario universitario didattico) dell'Università di Messina ottiene il riconoscimento di Centro di Primo soccorso per tartarughe marine. L'iter per il conferimento è stato completato dall'Assessorato regionale dell'Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea attraverso il Dipartimento regionale dello Sviluppo rurale e territoriale della regione siciliana. Il meritato provvedimento, che si inserisce nel quadro attuativo delle attività di gestione faunistica del territorio, rappresenta una conferma in termini valoriali dell'impegno dell'OVUD nell'ambito della valorizzazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale, come già ampiamente dimostrato attraverso la stipula di accordi con diverse associazioni di rilievo nella tutela ambientale. Fra queste anche la convenzione siglata tra l'ateneo peloritano, l'Associazione ambientalista Marevivo ONLUS e il Consorzio di Gestione dell'Area Marina Protetta ‘Capo Milazzo'. L'OVUD, sotto la guida del direttore sanitario Giuseppe Catone e del coordinatore amministrativo Santo Caracappa, ricovererà animali marini in difficoltà a causa di traumi da impatto con natanti o per la presenza di ami o plastica e quant'altro possa essere scambiato dagli stessi per un alimento commestibile. Al riguardo Caracappa descrive la tipologia di assistenza prestata a questi animali che arrivano al Centro in situazioni di difficoltà: ‘'Al momento dell'arrivo – spiega Caracappa – le tartarughe vengono sottoposte a un'accurata visita clinica, accompagnata da ulteriori esami diagnostici e in particolare all'esame radiologico, per verificare l'eventuale presenza di corpi estranei all'interno dell'organismo. Gli animali che necessitano di operazioni chirurgiche hanno spesso bisogno di un periodo di riabilitazione prima di subire l'intervento stesso''. Il nuovo Centro potrà servire pertanto a salvare le tartarughe carette che nuotano attraversando il mar Tirreno e il mar Ionio.