Albo Pretorio on-line, ma anche no
Può capitare che la normativa italiana imponga alle pubbliche amministrazioni di dotarsi dell'Albo Pretorio on-line (obbligo dall'1 gennaio 2011 sancito dall'articolo 32 della legge 69 del 2009). E può anche capitare che l'amministrazione comunale di Messina, anche se potrebbe sembrare che abbia ottemperato a questa normativa grazie alla presenza del link “Albo Pretorio” sul portale del Comune, di fatto non renda disponibile gli atti al pubblico.
Dalla settimana scorsa infatti, l'Albo Pretorio di Palazzo Zanca è consultabile soltanto per poche ore durante la giornata, rimanendo off-line per tutto il resto del tempo, fine settimana comprese.
Per i cittadini il danno è duplice. Da un lato, malgrado le dichiarazioni di intenti dei Dirigenti inseriti nella “Carta dei Servizi” erogati dall'Organismo di Staff Decentramento, non si garantisce la trasparenza dell'Ente, dall'altro lato si elude la normativa che impone la pubblicità degli atti della Pubblica amministrazione affinché questi possano produrre effetti.
Per essere precisi, venerdì l'Albo Pretorio è stato on-line per 40 minuti, stessa cosa sabato. Domenica non abbiamo controllato, ma è presumibile che non sia stato raggiungibile. Ieri è stato possibile consultarlo solo per un'ora. Nei mesi scorsi, capitava effettivamente che talvolta l'Albo Pretorio non fosse on-line, ma non in maniera così sistematica.
Ma vediamo cosa stabilisce la legge. “A far data dal 1° gennaio 2010 (termine poi prorogato all'1 gennaio 2011, n.d.r.) gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”. Il legislatore aggiunge anche che “dalla stessa data, al fine di promuovere il progressivo superamento della pubblicazione in forma cartacea, le amministrazioni e gli enti pubblici tenuti a pubblicare sulla stampa quotidiana atti e provvedimenti concernenti procedure ad evidenza pubblica o i propri bilanci, oltre all'adempimento di tale obbligo con le stesse modalità previste dalla legislazione vigente alla data di entrata in vigore della presente legge, ivi compreso il richiamo all'indirizzo elettronico, provvedono altresì alla pubblicazione nei siti informatici, secondo modalità stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per le materie di propria competenza”.
Questo è invece, per estratto, quanto stabilisce la Determina dirigenziale 88 del 5 novembre scorso, con la quale i dirigenti di Palazzo Zanca, avendo ricevuto il 31 luglio 2012 gli obiettivi da raggiungere nel corso del 2012 grazie ai quali incasseranno sostanziosi premi economici oltre allo stipendio. “Premesso che in attuazione della deliberazione della Giunta Municipale n° 50 del 23 gennaio 2012 veniva adottato con deliberazione della Giunta Municipale n° 696 del 31 luglio 2012, il Programma Triennale per la Trasparenza e l'integrità 2012-2014, al fine di soddisfare il rispetto pieno e diffuso degli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa vigente che impongono agli Enti Locali la pubblicazione di atti e documenti nel proprio sito web, determina di approvare la Carta dei Servizi erogati dall'Organismo di Staff Decentramento”.
In buona sostanza, l'approvazione della Carta dei Servizi sarà valida dopo la pubblicazione per 15 giorni consecutivi sull'Albo Pretorio Online. Cioè mai, viste le continue interruzioni.
Peccato che la Carta dei Servizi contenga gli orari di apertura al pubblico ed i servizi erogati dalle Circoscrizioni che il commissario Croce, proprio di recente, ha invece ridotto. Come dire, oltre al danno, la beffa. Il tempo necessario per redigere la Carta dei servizi è stato ampiamente superato dagli eventi ed è evidente che l'obiettivo della trasparenza da parte dei Dirigenti del Comune non sembra essere stato raggiunto. Anche la soddisfazione degli utenti rispetto ai servizi erogati non appare particolarmente alta. Resta da capire se chi deve misurare proprio questi fattori utilizzerà un metro diverso.