#Agrigento. In una scuola a Menfi metà del personale con la 104
Il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone sabato 10 gennaio si è recato nella scuola Bivona di Menfi dove 70 su 170 tra insegnanti e personale Ata sono beneficiari della legge 104. La legge del 5 febbraio 1992 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili.
Faraone poi con un post su facebbok “I numeri emersi nella provincia di Agrigento sono veramente allarmanti. Mi dicono che il fenomeno riguardi anche altri comparti del pubblico servizio ma nella scuola è una vera e propria calamità innaturale, tra l'altro in una provincia dove il bisogno di scuola e istruzione è fondamentale.
Una parte considerevole di docenti e personale Ata potrebbe aver fatto in modo di ottenere il riconoscimento della legge 104/1992, ovvero lo status di disabile, per migliorare la propria condizione lavorativa e rimanere vicino casa.
Questo vuol dire che tutti gli altri colleghi, corretti e con il senso dello stato e delle regole, si sono viste negare richieste di trasferimento per via di questi inamovibili.
Sì, perché il 100% dei trasferimenti in provincia di Agrigento, per docenti della scuola dell'infanzia e della primaria e per assistenti amministrativi e collaboratori scolastici, finora è avvenuto solo per i beneficiari della 104. Io queste percentuali messe a disposizione del provveditorato ve le dico perché storture come questa vanno assolutamente corrette.
So anche che la media di assenze nazionali dei docenti è relativamente bassa rispetto ad altri comparti, per il loro senso del dovere.
Tranne queste macroscopiche eccezioni, che vanno isolate e punite come dice la legge. Come si fa a educare se non si comincia da se stessi a essere esempi d'integrità e di rispetto delle regole? Chi educa gli educatori? È giunto il momento di cambiare verso e di non tollerare più i troppo furbi di ogni età in ogni ambito, a maggior ragione nella scuola: luogo primario di educazione alle regole e al civismo. Se vogliamo una #buonascuola non dobbiamo tutelare soltanto studenti ed edifici, ma anche gli insegnanti che con passione e integrità svolgono la loro professione”.