Accorinti fa chiarezza: “Nessun tentativo di comprarmi”
“Alcune mie dichiarazioni rese nella conferenza stampa dell'11 giugno relative al finanziamento della nostra campagna elettorale sono state indebitamente interpretate”.
Il riferimento di Renato Accorinti, che si contende con Felice Calabrò la poltrona di sindaco del Comune di Messina è alla notizia pubblicata da alcuni giornali di offerte di denaro, interpretate come tentativi di comprarlo.
“Preciso -dichiara Accorinti in una nota inviata alla stampa- che mi riferivo a proposte di contribuzione in sé legittime e particolarmente generose, non provenienti da partiti o da ambienti politici, che abbiamo ritenuto di non accettare perché siamo convinti che la libertà da ogni forma di condizionamento o sudditanza (politica, economica o anche semplicemente psicologica) sia, per chi si candida ad amministrare la città, la prima garanzia da offrire ai cittadini.
A governare la città devono essere, ma a viso aperto, il sindaco, gli assessori e i collaboratori civici che li affiancheranno prosegue il leader di Cambiamo Messina dal basso- e non eminenze, padri putativi o referenti (politici e non) più o meno nascosti.
Vogliamo garantire la città e la sua struttura amministrativa da ogni forma di occupazione da parte della politica, dei partiti o dei gruppi di interesse. Gli spazi del governo cittadino -conclude Renato Accorinti- devono essere condotti da uomini liberi per assicurare nei fatti una politica che sia favori per nessuni, diritti per tutti“.