Accordo Regione-ENI, Corrao: “Ennesimo protocollo farlocco”

Ignazio Corrao, europarlamentare  M5S
Ignazio Corrao, europarlamentare M5S

“Chissà se la Commissione Europea confermerà la fattibilità o stanerà l'inganno dell'ennesimo protocollo farlocco siglato per allentare la tensione in vista delle prossime elezioni ?”.

A chiederlo è l'eurodeputato siciliano Ignazio Corrao, capo delegazione del Movimento 5 Stelle. L'accordo siglato la settimana scorsa tra il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e l'ENI convince pochi. Dal centrodestra al centrosinistra sono in molti ad avere sollevato dei dubbi sulla riconversione in versione green della Raffineria di Gela.

Tra i primi a bocciare l'intesa i 5 Stelle. “Il protocollo -ha scritto Corrao in un'interrogazione presentata all'esecutivo di Bruxelles- presenta diversi profili di illegittimità. Ad esempio, impegna l'Assemblea Regionale Siciliana, unico organo legislativo, a non modificare la normativa vigente in tema di royalties e a garantire alle società petrolifere un contesto normativo stabile”.

Per il parlamentare europeo, l'accordo “è tutto orientato a semplificare la vita delle aziende petrolifere, concedendo deroghe e allentamenti normativi e amministrativi pensati per tutelare l'ambiente, la dei cittadini e l'adeguato utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche. Il sospetto, è che tali protocolli, di fatto siglati ogni due anni, agevolino l'ENI e sedino l'agitazione sociale, anche in vista delle tornate elettorali, con il ricatto occupazionale”.

Poi Corrao entra nel merito. “L'articolo 4 comma 4 del protocollo -chiosa- afferma che il MISE si impegna a verificare con la Commissione Europea l'esenzione dall'applicazione degli obblighi imposti dalle stesse direttive UE. Può quindi la Commissione Europea consentire che uno Stato membro chieda l'aggiramento della normativa europea

Ovviamente -conclude Corrao- useremo i mezzi che il Parlamento Europeo ci mette a disposizione per denunciare e porre fine ad un sistema di interessi che va a discapito di migliaia di padri di , che devono silenziosamente sottostare ai ricattati del lobbista di turno pur di portare il pane a casa”.

 

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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