“A tutta birra!”, ai 16 lavoratori il ricavato del concerto
Consegnato stamane alla presenza del sindaco Renato Accorinti e del commissario straordinario della Provincia Filippo Romano, l'assegno a favore dei 16 lavoratori del Birrificio Messina: 3.500 euro raccolti grazie al concerto di beneficenza “A tutta birra!”, organizzato al Monte di Pietà.
A consegnarlo a Mimmo Sorrenti, uno dei lavoratori, il gruppo tematico “Cultura, Turismo e Spettacolo” del movimento cambiamo messina dal basso e le associazioni TrediciVenti e Sicilia e Dintorni, che hanno curato l'organizzazione logistica del concerto.
“Questa vicenda dimostra che non dobbiamo elemosinare niente -ha dichiarato il sindaco Accorinti. Questi lavoratori, una volta avuto l'aiuto dalla Regione Sicilia, stanno facendo tutto con il proprio sudore e i propri soldi”.
Dello stesso parere il commissario Romano, che ha lodato l'iniziativa dei lavoratori ex Triscele. “Ho avuto modo di seguire la vertenza sindacale, una delle più scottanti -ha spiegato- quando ero Capo di Gabinetto in Prefettura e i dipendenti dello stabilimento erano più di quaranta. Meno della metà hanno creduto in questa impresa economica, in cui i lavoratori rinunciano all'assistenza e diventano imprenditori di se stessi.
Spesso prevale la volontà di conservare un posto di lavoro e non si guarda alla produttività di questo, come succede nei servizi sociali -ha continuato Romano. Questa vicenda, invece, fa prevedere possibilità di produttività”.
Soddisfatti i volontari di Cambiamo Messina dal Basso e delle associazioni che grazie al concerto dello scorso 25 luglio al Monte di Pietà hanno raccolto 4.600 euro, dai quali sono stati detratti 400 euro di diritti SIAE e 700 euro per spese logistiche, mentre il resto è stato interamente devoluto al Birrificio Messina.
Il sindaco Accorinti ha assicurato che prenderà tutti i provvedimenti legali possibili affinché il marchio Birra Messina, ancora di proprietà della multinazionale olandese Heineken dopo che quest'ultima nel 2006 rivendette lo stabilimento di via Bonino alla famiglia Faranda, possa ritornare alla città.