A Messina gli Stati Generali dello Spettacolo

Il presidente Crocetta con le sarte del Vittorio Emanuele, quando prometteva impegni poi mai mantenuti per il futuro del teatro

L'istituzione di un Fondo Unico per lo Spettacolo e di un Fondo di Garanzia Regionale per lo Spettacolo, agevolazioni fiscali per gli interventi privati di singoli mecenati o di imprese e un programma regionale delle residenze teatrali e dei teatri abitati.

E ancora: criteri di ripartizione delle somme, l'istituzione di un Osservatorio e la formalizzazione degli  Stati Generali dello Spettacolo come momento centrale dell'ascolto e della programmazione triennale del settore.

Sono i punti salienti della bozza di ddl predisposta dalla parlamentare regionale del PD Marika Cirone. A dispetto del fiume di promesse in campagna elettorale, sui temi della promozione culturale e dello spettacolo il presidente sembra piuttosto indifferente, fatto salvo ovviamente l'obiettivo di ridurre il teatro Vittorio Emanuele di Messina a un semplice contenitore di produzioni altrui, consentendo così di dirottare i finanziamenti che gli spettano su Catania e Palermo.

In ogni caso, che l'esecutivo Crocetta navighi a vista anche su un settore così importante non è un mistero per nessuno. Oggi gli Stati generali dello Spettacolo si sono dati appuntamento a Messina per discutere sul tema ‘Europa creativa: tra esperienze realizzate e prospettive future'.

Per la Cirone, l'incontro di stamane è da considerare un momento importante “per sollecitare attenzione per un settore pieno di fermenti positivi e professionalità, ma in grande disagio per l'assenza di un quadro certo di riferimento politico e finanziario. A questa condizione bisogna porre rimedio, eliminando precarietà e incertezza.

Il mondo dello Spettacolo ha bisogno di attenzione e a questo proposito ho preparato una bozza ddl, che attende di raccogliere le firme di altri parlamentari.  Sono certa -conclude Marika Cirone  che l'urgenza delle questioni troverà il parlamento regionale pronto a dare una svolta ormai non più rinviabile”.

In chiusura ricordiamo che non è mai stata data applicazione ad una del 2004 che prevede la stabilizzazione dell'orchestra del teatro Vittorio Emanuele. Se l'Assemblea Regionale Siciliana dovesse dare il via libera al ddl Cirone, ci si augura una sorte diversa al futuro legislativo.

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