#Sicilia. Ardizzone incontra Junker a 60 anni dalla Conferenza di Messina
Era il 3 giugno 1955, dieci anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, quando i rappresentanti di Benelux, Italia, Francia e Germania si incontrano a Messina per discutere del futuro.
Dopo i successi della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA), creata nel 1951, e traino per la ricostruzione europea, il Senato francese, nel 1954, boccia la Comunità europea di difesa. La CED e la collegata Comunità politica europea (CPE) erano, forse, un passo troppo lungo nella storia dell'integrazione europea, infatti, una unione politica e militare era difficile da digerire per i nazionalismi ancora imperanti in Europa.
Su impulso del ministro degli Esteri italiano, il messinese Gaetano Martino, dal primo al tre giugno del 1955 riprovò a far ripartire il cammino dell'Europa unita con una riunione nella sua città natale. Tra granite e panorami mozzafiato Martino, in rappresentanza dell'Italia, Joseph Bech per il Lussemburgo, Jan Willem Beyen per i Paesi Bassi, Walter Hallstein per la Repubblica federale Tedesca, Antoine Pinay per la Francia e Paul-Henri Spaak per il Belgio trovarono il modo per progettare il futuro.
Si gettate le basi per la creazione nel 1957 della Comunità economica europea (CEE), insieme alla Comunità europea dell'energia atomica (Euratom). Insomma, nel 1955 si provò a progettare un futuro diverso dal recente passato di allora fatto di morte e devastazione.
Stamattina il presidente dell'Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone ha incontratoa Bruxelles il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker.