#Messina. Comunicazione a Palazzo Zanca, Daniela Faranda all’attacco
La comunicazione dell'amministrazione Accorinti nell'occhio del ciclone. Questa a volta a segnalare anomalie già riscontrate dalla stampa locale e dall'Ordine dei Giornalisti di Sicilia è Daniela Faranda, capogruppo consiliare NCD.
In un'interrogazione diretta al primo cittadino, la Faranda chiede chiarimenti sulla “evidente disfunzione sul metodo di comunicazione dell'attuale amministrazione. Il Comune di Messina, come ogni ente pubblico, così come previsto dalla legge 150 del 2000, è dotato di un Ufficio stampa e di un sito istituzionale attraverso i quali veicolare le notizie -puntualizza l'esponente del centrodestra. Esiste anche una pagina Facebook del Comune di Messina che è inutilizzata”.
Ad attirare l'attenzione della Faranda, l'avere appreso che “sulla questione finanziamenti agli asili nido il sindaco con sollecitudine ha risposto ai cittadini proprio attraverso il sito “Il Sindaco e la Giunta”, mentre la comunicazione istituzionale è differita rispetto a quella personalizzata del sito “Giunta Comune di Messina”, che risponde all'indirizzo www.accorintisindaco.it, pare gestito dall'esperto del sindaco con delega alla comunicazione“.
Nell'interrogazione il capogruppo di NCD sottolinea “che lo stesso metodo è seguito per altre importanti notizie che il sindaco e la Giunta veicolano attraverso il sito internet, parallelo a quello ufficiale sul quale invece, pare che i comunicati appaiono spesso dopo e a volte non appaiono affatto“.
Ma la Faranda dichiara anche “che spesso i comunicati che appaiono sul sito non istituzionale, forniscono notizie distorte o incomplete. In particolare, quando si danno per approvati provvedimenti che non potranno avere effetti fino alla definitiva approvazione da parte del Consiglio comunale”.
Pur ritenendo legittimo che ciascun gruppo politico scelga il metodo comunicativo più consono, l'esponente NCD ritiene che l‘attività di figure istituzionali quali il sindaco o gli assessori debba necessariamente seguire canali meno discrezionali.
“Un sito affidato all'esperto del sindaco per la comunicazione -incalza la Faranda- non può sostituirsi ai canali istituzionali e ufficiali di un esecutivo. Nessun sindaco di quellicheceranoprima avrebbe mai neanche lontanamente immaginato di avvalersi prioritariamente di canali “alternativi e privilegiati”, utilizzando persino lo stemma della città di Messina, per quanto modificato”.
Considerando che se la gestione del sito internet è a carico dell'Ente potrebbe “arrecare danno erariale, oltre che ingenerare confusione e disinformazione”, la Faranda chiede ad Accorinti se dietro tutto questo ci sia “una precisa volontà dell'Amministrazione comunale o un cattivo funzionamento dell'Ufficio stampa. In caso di risposta affermativa, si chiede di sapere se vi siano state disposizioni che hanno messo in secondo piano l'Ufficio stampa del Comune”.
Ad Accorinti e alla sua Giunta la Faranda chiede anche di rivedere i termini della comunicazione alla città dei provvedimenti importanti e di quant'altro di pubblico interesse.