#Palermo. Si parla della Solunto punica al Corso organizzato da SiciliAntica
I Fenici frequentarono la Sicilia già nel primo millennio avanti Cristo. Intorno all'VIII secolo fondarono alcune colonie nella zona occidentale dell'Isola, tra tutte Mozia, Solunto e Palermo. Nel 241 avanti Cristo i Romani occuparono la Sicilia e li cacciarono, ma l'eredità culturale fenicio-punica resta profonda. Le vicende di questo popolo sono raccontate durante il Corso di archeologia fenicio-punica, organizzato dall'associazione SiciliAntica in collaborazione con il Parco archeologico di Himera e il Museo archeologico Salinas di Palermo.
Sabato 18 aprile alle 16 e 30, presso l'auditorium del Liceo scientifico Nicolò Palmeri di Termini Imerese si svolgerà la sesta lezione dal titolo I centri fenici della Sicilia: Solunto.
Dopo l'introduzione di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza regionale SiciliAntica, Adriana Fresina, dirigente archeologo della Soprintendenza del Mare racconterà Solunto.
La localizzazione del sito arcaico di Solunto, una delle città fondate dai Fenici, ha costituito per gli archeologici che se ne sono occupati un'annosa questione.
Eugenio Manni la poneva sul promontorio di Sòlanto che ancora manteneva il nome antico. Quest'ultima ipotesi è stata pienamente confermata dai primi saggi eseguiti nel pianoro di San Cristoforo dalla Soprintendenza di Palermo a partire dagli anni Ottanta. Vennero alla luce installazioni industriali per la produzione della ceramica e lembi della necropoli in buona parte di età arcaica e classica, che ha restituito numerose sepolture, alcune delle quali costituite da ipogei a camera scavata nella roccia, tipiche del mondo punico. L'antico insediamento costiero di Solunto, distrutto nel corso di una delle guerre dionisiache, sarà rifondato nel corso del IV sec. a.C. sul Monte Catalfano.