#Messina. Adescava i profughi minorenni lasciati al PalaNebiolo, arrestato 49enne
Adescava i profughi minorenni ospitati al PalaNebiolo, dove l'amministrazione Accorinti li ha dimenticati per mesi, fino a quando il prefetto di Messina Stefano Trotta non è intervenuto trasferendoli altrove. In manette P.D., un impiegato di 49 anni, incensurato, accusato di prostituzione minorile.
La tendopoli del PalaNebiolo, aperta nell'ottobre dello scorso anno su disposizione del ministero dell'Interno quale centro temporaneo di accoglienza di profughi e immigrati, è sempre stata tenuta d'occhio dalle forze dell'ordine.
Durante le attività di controllo, i poliziotti in servizio hanno notato più volte i movimenti sospetti di un'auto, sempre la stessa, che si aggirava nei pressi della struttura e gli approcci dell'uomo alla guida con gli immigrati.
Le indagini avviate dalla Squadra Mobile di Messina hanno accertato rapidamente le responsabilità del quarantanovenne in due casi di prostituzione minorile nei confronti di un profugo quindicenne e i tentativi verso altri due ragazzini di 15 anni e di 17 anni.
Grazie alle testimonianze e alle intercettazioni ambientali, è emerso l'impiegato adescava le potenziali vittime consegnando loro bigliettini con il proprio numero di telefono, offendo poi pochi euro o la promessa di un lavoro in cambio di rapporti sessuali.
Durante la perquisizione domiciliare a casa del 49enne sono stati sequestrati un computer e un cellulare. E così ieri gli agenti della Squadra Mobile lo hanno arrestato con il mandato del GIP del Tribunale di Messina Maria Teresa Arena,su richiesta dal Sostituto Procuratore della Repubblica Annalisa Arena, che ha coordinato le indagini. L'uomo è stato condotto nel carcere di Messina Gazzi.