L’estate rovente del PD, tra giovani leoni e genovesiani doc

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Il gruppo dei giovani del PD

L'anima del PD. Dopo le recenti polemiche che hanno travolto il gruppo consiliare del Partito Democratico arriva la convocazione di una conferenza stampa “trasversale alle aree e alle componenti del PD” che avrà per oggetto il “ dei temi e della identità  del PD messinese, soprattutto a seguito delle ultime attività amministrative dell'Amministrazione Accorinti e in vista dei prossimi di gestione del Partito Democratico”.

Si tratta di un fronte che travalica le aree e le divisioni congressuali del partito. Sono annunciate le presenze di “Giuseppe Grioli, Francesco Palano Quero, Alessandro Russo, Giacomo D'Arrigo, Maria Flavia Timbro, Piero David e altri esponenti delle aree congressuali”.

Nel giorno del d'aula sul registro delle unioni civili, previsto durante la seduta convocata per oggi alle 13, questo fronte ampio vuole rimarcare i valori identitari del PD.

Certo è che dopo le vicende del Birrificio Messina, dei TIR e infine dell'isola pedonale, alle prese di posizione della maggioranza dei consiglieri democratici hanno fatto da contraltare quelle, altrettanto nette, di altri esponenti del PD. Non è un caso che alla manifestazione di sabato pro isola pedonale non ci fosse solo il presidente Quero insieme ai cosiddetti renziani storici, ma anche altri esponenti del PD, soprattutto di Area Civati e Cuperlo, e persino Filippo Panarello e Antonio Saitta.

Di fronte alla stasi del PD, con i continui congelamenti e scongelamenti del segretario provinciale Ridolfo e senza che ci sia traccia del nuovo segretario cittadino, in attesa di un pronunciamento della segreteria regionale qualcosa si muove.

Difficile dire se sia nato un nuovo fronte, ma non sembra casuale la scelta dei promotori della conferenza stampa di indicare tra i presenti in primis  Quero e Grioli, i due competitor delle primarie di un anno fa, che nella somma algebrica dei voti hanno superato il candidato dell'area Genovese Felice Calabrò. E l'estate del PD sembra farsi ancora più rovente.

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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