Un ordine del giorno consiliare per l’ospedale Piemonte

sala operatoria Piemonte
Una sala operatoria dell'

Il futuro dell'Ospedale Piemonte è il tema discusso stamane nella seduta straordinaria del Consiglio comunale convocata dalla presidente Emilia Barrile.

Presenti alcuni deputati nazionali e regionali, il sindaco Renato Accorint, l'assessore alle Politiche sociali Nino Mantineo e i manager dell'ASP 5 di Messina e dell'azienda Papardo-Piemonte Gaetano Sirna e Michele Vullo.

Dopo i diversi interventi, è stato illustrato l'ordine del giorno che sarà votato nella seduta di domani. “Un decreto dell'assessorato alla Salute della Regione Sicilia del 2 dicembre 2011 ha previsto l'accorpamento dei due centri nascita presenti nei presidi ospedalieri Papardo e Piemonte sulla scorta di quanto previsto dal Piano sanitario regionale 2011-2013 -si legge nell'ordine del giorno.

Sulla scorta di quanto stabilito dal Piano sanitario regionale 2011-2013, l'accorpamento ha provocato fino ad oggi una serie di dibattiti sull'individuazione dell'allocazione più idonea del polo materno-infantile tra i due presidi, in quanto vi sono delle motivazioni valide che conducono contemporaneamente alla scelta dell'uno piuttosto che dell'altro presidio.

Il Papardo può destinare al polo le 58 unità operative già in organico, rispettando maggiormente gli standard normativi di sicurezza, possiede l'elisoccorso e il centro sangue che invece non esistono al Piemonte, mentre quest'ultimo ha una Unità di Terapia Intensiva Neonatale operativa che non è funzionante al Papardo e conta un numero annuo di parti superiore a quello del nosocomio della zona nord e quindi attualmente serve un bacino d'utenza maggiore.

Considerato che da anni si dibatte sul futuro dell'ospedale Piemonte davanti ad un disegno, forse ancora attuale, dell'assessorato regionale alla Sanità che parrebbe essere quello della sua chiusura (o, quantomeno, questo è l'allarme che anche di recente è stato lanciato dalle organizzazioni sindacali cittadine), è condivisa opinione generale che l'ospedale di viale Europa rappresenti un punto di emergenza-urgenza strategico, asservito ai bisogni della città ma anche della realizzanda area metropolitana, ciò in quanto tale presidio da sempre è stato un punto di riferimento importantissimo per migliaia di messinesi.

Ed è condivisa volontà che l'ospedale Piemonte non debba essere chiuso, ma che anzi debba essere rafforzato nelle proprie funzioni, diventando per di più, ricorrendone i presupposti di legge, un centro d'eccellenza. Ciò consentirebbe di non disperdere quell'indiscusso patrimonio di professionalità già presenti all'interno della struttura.

Indispensabile quindi, per la realizzazione di un'eventuale punto di emergenza al Piemonte che offra e garantisca prestazioni salvavita di qualità nelle strutture idonee e contestualmente di un centro di alta specializzazione in campo materno infantile, che il dibattito pubblico, svolto in Consiglio comunale tra le Istituzioni e i dirigenti della sanità offra concretamente una percorribile soluzione su quale sarà il ruolo futuro dell'ospedale.

Il 30 luglio scorso è stato depositato all'ARS un disegno di legge che prevede che “a decorrere dall'1 gennaio 2015 la gestione e le competenze dell'ospedale Piemonte passino all'Azienda Sanitaria Provinciale n. 5 di Messina” e lo stesso prevede che “l'Azienda Ospedaliera Papardo permanga nella città di Messina con le proprie strutture e personale”.

Tale disegno di legge, qualora approvato, consentirebbe non solo di evitare l'accorpamento dei due attuali punti nascita in un solo polo materno-infantile, ma permetterebbe una maggiore e più efficiente copertura dei servizi sanitari offerti ai cittadini messinesi, oltre che un notevole risparmio economico per l'attuale Azienda Papardo-Piemonte.

Il tutto in un'inversione di rotta, politica e amministrativa dell'attuale situazione, che vede ormai da anni la nostra città privata di svariati Enti fondamentali per il buon andamento della pubblica attività (civile, amministrativa, militare, ecc.) a favore dell'accorpamento con altre strutture esistenti in altre città siciliane.

Si impegnano il sindaco Renato Accorinti e la Giunta comunale a dare attuazione al presente indirizzo politico, finalizzato alla salvaguardia dei due centri nascita presenti nei presidi Papardo e Piemonte, affinché il migliore e ottimizzato servizio materno-infantile possa essere garantito in entrambi gli ospedali”.

Il Consiglio comunale tornerà a riunirsi domani, martedì 5 agosto, alle 13 in seduta ordinaria, per proseguire l'attività deliberativa. I lavori d'Aula comprendono 43 proposte deliberative, 2 ordini del giorno e 19 interrogazioni.

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