Ente Teatro, la Cisal propone un’assemblea di tutte le sigle sindacali
La Cisal di Messina interviene sulle nomine del soprintendente e dei direttori artistici di prosa e musica dell'Ente Teatro.
“I profili che saranno selezionati -avverte il segretario generale di Messina Mario Giuffrè- devono essere valorizzati anche attraverso procedure di evidenza pubblica che hanno, fra l'altro, caratterizzato anche la scelta dei membri del Cda stesso”
Alla luce di quanto ha dichiarato di recente l'assessore regionale allo Spettacolo Michela Stancheris (“dopo mesi di carenza nella governance del teatro sarebbe auspicabile avviare immediatamente le procedure per la nomina del sovrintendente, senza anteporre a ciò la scelta dei direttori artistici.
Il presidente e il Cda appena insediatosi hanno poteri e competenze tali da poter avviare quella programmazione artistica di cui più volte è stato discusso anche con il mio assessorato e con il commissario che nelle scorse settimane ha prestato servizio presso il teatro”) ritenendo “valide e condivisibili le ragioni esposte sulla base dei fatti fin qui accaduti che hanno evitato il male peggiore, cioè la messa in liquidazione di un Ente così importante per la città di Messina salvaguardando il futuro dei dipendenti tutti e inserendo il Vittorio Emanuele in un progetto regionale insieme ai teatri di Palermo, Catania e Agrigento” la Cisal chiede alle altre sigle sindacali che contano iscritti tra i lavoratori dell'Ente Teatro quali Cgil, Uil, Cisl, Fials, Sadirs e Cobas Codir di partecipare a un'assemblea generale aperta.
All'ordine del giorno la richiesta di incontro con il presidente e il Cda appena insediatosi, la presentazione di una relazione sull'equiparazione del personale. Fondamentale anche un'urgente e immediata programmazione artistica nelle more delle procedure di nomine delle figure di vertice per la gestione artistica e amministrativa del Teatro.
“Nell'invitare le altre sigle sindacali a partecipare all'assemblea -conclude Giuffrè- proponiamo un'azione unitaria incentrata su regole e procedure trasparenti, seguendo le linee dettate da chi il teatro ha dimostrato di volerlo sostenere, per trovare insieme al Consiglio di Amministrazione dell'Ente una soluzione definitiva che faccia uscire dallo stato di incertezza i lavoratori, anche perché l'attuale situazione finanziaria regionale mette in forte pericolo l'esistenza stessa dell'Ente”.