Zona Falcata, Buzzanca sfida Lombardo

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L'inceneritore, simbolo del degrado della Zona Falcata
A dispetto delle dichiarazioni ufficiali, sulla Zona Falcata è guerra aperta tra la Regione e la città. Durante il confronto palermitano di ieri con Buzzanca, Ricevuto, i vertici di Autorità Portuale ed Ente Porto e con gli assessori Russo e Tranchida, il presidente Lombardo si è soffermato soprattutto sulla promessa di abbattere l'inceneritore entro la fine dell'anno (i lavori saranno consegnati il 4 ), ma la partita vera si gioca sul fronte dello scioglimento dell'Ente Porto. Preteso da tutti gli enti locali ad eccezione della Camera di Commercio e, ovviamente, dall'attuale commissario ed ex presidente dell'EP Saro Madaudo, e guardato con sospetto da Palazzo d'Orleans.

“E' stato solo un incontro interlocutorio -spiega il sindaco di Giuseppe Buzzanca- con Lombardo che ha promesso che esaminerà la questione con i suoi uffici. La sensazione però è che sull'Ente Porto sia fermo sulle sue posizioni. Non capisco perché e non ne comprendo le ragioni, ma è così. Ma sulla nostra richiesta di sciogliere l'ente non so torna indietro. Del resto, parlare di Punto Franco in un'area di appena 144 mila metri quadri, parte dei quali è sottoposta a vincolo della Soprintendenza, è ridicolo. Più logico invece – prosegue Buzzanca- pensare ad una Zona Franca, ma altrove. Quella è un'area alla quale si deve dare una valenza turistico-culturale e non sicuramente industriale. Purtroppo, abbiamo constatato ancora una volta che con la Regione ci sono delle scelte strategiche non condivise, ma noi andremo avanti per la nostra strada. Se Lombardo sceglierà contro il volere della città, ci muoveremo di conseguenza e non lasceremo nulla di intentato per liberare la Zona Falcata”.

Intanto l'assessore al Turismo, il messinese Daniele Tranchida, anche lui presente all'incontro, ha dichiarato che “occorre superare con urgenza i contenziosi in atto ed i conflitti di attribuzione tra gli enti coinvolti, perché per la città è fondamentale recuperare e rivalutare la Zona Falcata. Ecco perché è prioritario l'abbattimento dell'inceneritore. E' un'area dalle enormi potenzialità turistiche, il nucleo originario della città, dove si trovano edifici di grande pregio e valore storico e culturale come il Forte San Salvatore, la Real , l'edificio liberty dell'Istituto Talassografico e la Lanterna del Montorsoli. Peraltro, non ritengo incompatibile la vocazione turistica dell'area con il settore della cantieristica navale e con le altre attività tecniche e commerciali, come insegnano le esperienze di grandi centri portuali europei come Barcellona, Rotterdam o Lisbona”.

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