Rush finale per il porto di Tremestieri

Approdo Tremestieri 1
Il (Foto Dino Sturiale)

Entro la fine di febbraio entrambi gli approdi di Tremestieri saranno fruibili al 100%. Tempo e mareggiate permettendo, ovviamente, ma il segretario generale dell'Autorità Portuale di Messina Francesco Di Sarcina è cautamente ottimista.

“La settimana prossima si collocherà l'ultimo palo dei lavori di ripristino del molo di protezione -spiega Di Sarcina. Poi si procederà con gli ultimi lavori (pavimentazione e altro) e quindi siamo veramente nella fase conclusiva.

Per quanto riguarda invece l'avvio dei lavori di dragaggio, che dovrebbero durare al massimo una decina di giorni e che ci restituiranno la funzionalità anche del secondo approdo, ritengo che lunedì prossimo dovrebbe arrivare l'autorizzazione della Regione Sicilia. Nei giorni scorsi ci hanno chiesto chiarimenti e ulteriore documentazione e noi abbiamo inviato immediatamente quanto richiesto e se tra due giorni ci arriverà il via libera, già da martedì si potrà procedere con il dragaggio”.

Una volta che i due approdi saranno restituiti alla città, stando all'ordinanza del Comune di Messina tutti i TIR saranno obbligati a utilizzare esclusivamente il porto di Tremestieri, liberando la città dal loro carico di e morte.

Tra arrivi di massa e mareggiate le eccezioni dovrebbero essere pochissime, nonostante l'inspiegabile decisione dell'amministrazione Accorinti di affidare al caposcalo della Terminal Tremestieri (la società costituita da Bluferries, e Meridiano Lines) di decidere se e quando si può derogare alla disposizione emanata dal dipartimento competente di Palazzo Zanca, esautorando di fatto il Corpo dei Vigili Urbani, l'unico realmente competente.

Molto meno ottimista del segretario generale dell'Authority è il Comitato La Nostra Città, che tramite il portavoce Saro Visicaro commenta che “I sindaci, i Consigli comunali, i prefetti di Messina, l'Autorità Portuale, la Capitaneria e il Genio Civile Opere marittime, ognuno per le proprie competenze, sarebbero dovuti intervenire per tempo nello scandalo dell'approdo di Tremestieri, per impedire che milioni di euro fossero buttati a mare per l'emergenza TIR.

Prima e dopo il 6 aprile 2006 (data di inaugurazione dell'approdo)  tutti i progetti e i provvedimenti partoriti per risolvere la questione si sono  rivelati sbagliati. Nonostante la evidente serie di errori e orrori progettuali, tecnici ed esecutivi, tutti hanno fatto finta di non accorgersi di nulla. Si è lasciata affondare ogni speranza per eliminare il transito dei TIR nel cuore della città, permettendo di contro la ininterrotta concessione della Rada San Francesco a uso esclusivo di Caronte&Tourist”.

In una nota inviata al sindaco Accorinti il Comitato La Nostra Città ha chiesto formalmente di attivarsi per ottenere la revoca immediata di ogni incarico tecnico riguardante i lavori in esecuzione e quelli riguardanti il completamento del porto, che prevedono la realizzazione di altri cinque approdi. Il Comitato chiede anche l'istituzione di una commissione tecnica d'inchiesta “che faccia luce sui lavori già eseguiti sia per la valutazione di tutti i danni  causati alla nostra collettività, sia per  le responsabilità civili e penali conseguenti a vizi imputabili a errori di progettazione o direzione dei lavori e di esecuzione”.

Aspetti questi ultimi sui quali probabilmente si sta già lavorando, visto che un paio di anni fa la Polizia Giudiziaria ha richiesto all'Autorità Portuale, che è subentrata nella gestione del porto a lavori ultimati, tutta la documentazione inerente la progettazione e l'esecuzione dell'appalto.

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