L’amministrazione diserta la riunione sui mercati, bacchettate dalla Barrile
I mercati sono una delle emergenze cittadine più pressanti, ma l'amministrazione Accorinti rinvia a data da destinarsi una riunione convocata dalla presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile dopo settimane di attesa.
Com'è noto, la Barrile non le manda a dire e in una lettera inviata al sindaco renato accorinti, all'assessore al Commercio Patrizia Panarello, ai dirigenti il Dipartimento Commercio Natale Castronovo e Manutenzione Maria Canale, al comandante della polizia municipale di Messina Calogero Ferlisi e al presidente della III Commissione consiliare Nora Scuderi puntualizza che “In riferimento all'incontro indetto per martedì 10 e poi disertato telefonicamente senza fornire alcuna spiegazione, questa Presidenza desidera esprimere il proprio acceso rammarico per il comportamento tenuto in tale circostanza data l'importanza del tema che doveva essere oggetto della discussione: la sicurezza dei mercati cittadini.
La convocazione della riunione era stata chiesta con carattere di urgenza stante le gravi problematiche che affliggono gli operatori mercatali e, di riflesso, l'intera cittadinanza.
Dopo un mese finalmente era stato fissato il giorno in cui potevano essere trattate le gravose tematiche. La disdetta dell'incontro, a cui dovevano partecipare anche tutti i nominativi destinatari del documento, oltre a causare non pochi disagi agli invitati, ha determinato un'inevitabile delusione a chi si aspettava risposte concrete e proposte che avrebbero eventualmente potuto garantire un miglioramento delle condizioni igieniche e strutturali che costituiscono, al momento, una vera utopia.
Questa Presidenza vuole inoltre -ha concluso la Barrile- manifestare il rincrescimento per la frase riferita telefonicamente (si rinvia a data da destinarsi) poiché l'individuazione delle possibili e opportune soluzioni al problema dovrebbe costituire un impegno di primaria importanza.
Si rimane in attesa di conoscere la prossima data della riunione, sperando che gli impegni non protraggano ulteriormente i tempi di attesa di coloro che sperano di trovare una soluzione definitiva o, quantomeno, di poter migliorare le condizioni in cui sono costretti a lavorare quotidianamente”.