Poker della Vigor Lamezia che espugna il San Filippo
La Vigor Lamezia di Raffaele Novelli espugna il San Filippo. Pesante 1-4 che non dà spazio ad attenuanti. Mentre continua a mancare la vittoria casalinga ai peloritani dopo il deludente inizio stagione e una risalita lenta, costellata di pareggi e punti buttati via allo scadere.
Quattordicesima giornata del campionato di Seconda Divisione girone B di Lega Pro. Dirige la gara Antonello Balice di Termoli, coadiuvato dagli assistenti Orlando Pagnotta e Orlando Ferraioli, entrambi di Nocera Inferiore.
Il tecnico Gaetano Catalano oppone ai biancoverdi un 3-5-2 a trazione anteriore che avrebbe dovuto reclamare i tre punti casalinghi. Lagomarsini tra i pali, Caldore, Cucinotta e De Bode nel reparto difensivo, Bucolo, Costa Ferreira, il fantasista Guadalupi e i più esterni Guerriera e Quintoni a centrocampo, Corona e Chiaria coppia d'attacco.
Divisa rossa e banda gialla sulla maglia per i padroni di casa, in biancoverde gli ospiti. E sotto un cielo plumbeo cui fa da contraltare una temperatura tutto sommato mite, il Messina ha innanzi una Vigor sfrontata nel suo 4-1-3-2. All'altezza del compito, decisamente in forma.
La partenza di entrambe le squadre non è rabbiosa, i ritmi non sono altissimi. Il primo tiro alla direzione della porta arriva al 12′. Quintoni, servito sull'out sinistro, calcia alto e neppure impegna l'estremo difensore avversario Antonio Rosti.
Doccia fredda per il Messina e rete della Vigor Lamezia al 15′. Cucinotta perde palla e il tiro dalla distanza del numero 2 Rapisarda, favorito dal rimbalzo nel terreno di gioco reso scivoloso dalla pioggia, risulta imprendibile per Lagomarsini.
E al 21′ arriva addirittura il raddoppio della Vigor. Ancora un errore di disimpegno, stavolta a carico di Caldore. D'Amico si invola sulla corsia destra e serve un perfetto assist a Zampaglione cui, solo davanti alla porta, non resta solo che insaccare agevolmente la sfera.
Una gara tutta in salita per i peloritani. Impacciato il reparto difensivo che soffre le aggressioni degli ospiti e commette errori a spron battuto. È alla mezz'ora che il Messina si affaccia con maggior vigore sulla metà campo avversaria. Deboli tuttavia i tentativi di aggiustare un parziale pesantissimo, di quelli che tagliano le gambe.
Occasione Messina al 35′. Gran botta di Ferreira e respinta di Rosti. Non sono pronti i peloritani ad avventarsi sulla sfera. Terza rete della Vigor al 41′. Ancora Zampaglione che si fa beffa di Caldore e lascia attonito il pubblico del San Filippo. Piovono fischi quando, pochi istanti dopo, sono ancora i calabresi a rendersi pericolosi con Del Sante. Salva Lagomarsini e sventa la quarta marcatura della Vigor Lamezia.
Un minuto di recupero e il direttore di gara fischia la fine di questo primo tempo che per i peloritani è tutto da dimenticare. Dalla curva i fischi subissano l'uscita dal campo dei giocatori. Occorre un volto nuovo al Messina rientrando dagli spogliatoi. Occorre che il tecnico Catalano si inventi qualcosa.
Le formazioni sono tuttavia invariate al rientro. La pioggia ha smesso di battere sul San Filippo” Resta il gelo. Quello della tifoseria che dà le spalle alla gara e incita la squadra a rispettare la maglia. La curva grida “inguardabili”. Il momento peggiore per Corona e compagni dall'inizio della stagione.
Al 5′ st è il turno di Maiorano, dopo la lunga assenza per infortunio. Esce tra i fischi Caldore, dopo una prestazione davvero di basso profilo. Il Messina accorcia le distanze all'8′ st. Sugli sviluppi del calcio d'angolo di Quintoni lo stacco di testa di Costa Ferreira e la speranza di raddrizzare il match.
Dal minuto successivo in inferiorità numerica i peloritani. Doppia ammonizione per Cucinotta e conseguente cartellino rosso. Ne approfittano immediatamente i calabresi che al 10′ st siglano la rete del poker. Punizione calciata da D'Amico e raccolta da Scarsella che insacca.
Altra rete sfiorata dalla Vigor al 15′ st. con Del Sante. Il reparto difensivo del Messina è quanto mai impacciato. Un minuto dopo il tecnico Catalano si affida all'esperienza di Ignoffo e sacrifica Guadalupi. Adesso anche Quintoni calcia male i corner. È una squadra visibilmente preoccupata e bloccata dal pesantissimo parziale.
Al 21′ st anche il tecnico Novelli mette mano alla panchina. Voltasio rileva l'autore della doppietta Zampaglione. Mentre la gara scorre via senza grandi scossoni. Solo il neo entrato Voltasio, classe 96′, sciupa al 32′ st una chiara occasione dal gol. Poi è la volta di Gherardi a rilevare capitan Corona. Quella in casa Vigor di De Giorgi che sostituisce D'Amico.
Deviazione in traversa di Rosti su tiro di Bucolo al 36′ st. Quando già il tempo lascia sfumare le residue speranze dei peloritani. Sembrava impossibile replicare lo smacco subito ospitando il Foggia, ma oggi la Vigor Lamezia non ha trovato certo un Messina migliore di quello della settima giornata a sbarrarle la strada.
Tre i minuti di recupero. La Curva ha smesso di incitare i peloritani. Al triplo fischio del direttore di gara cala il sipario sull'ennesima domenica da dimenticare. La classifica, come il cielo del San Filippo, oggi non sorride.