Bollette TARSU e spese di notifica, Gioveni: Accorinti intervenga
Amministrazione nuova, problemi vecchi. Anche quest'anno l'invio delle notifiche del pagamento della Tarsu, la tassa sui rifiuti urbani, costerà ai messinesi 5,88 euro.
Il consigliere comunale UDC Libero Gioveni chiede al sindaco Renato Accorinti abolire quello che definisce un “ingiusto balzello, che comunque non intacca le tasse comunali”.
“In attesa che la TARES governativa diventi a breve una triste realtà per tutto il popolo italiano -denuncia ancora una volta Gioveni- i cittadini messinesi continuano ad avere a che fare con la non meno indigesta Tarsu (quest'anno aumentata per altro del 30% per effetto dell'ultimo piano di rientro varato dall'ex commissario straordinario Luigi Croce) che già da qualche anno prevede il pagamento delle relative spese di notifica dell'importo di 5,88 euro.
Appare superfluo rimarcare come risulti fortemente fastidioso ai contribuenti, paradossalmente forse anche più del ben più gravoso aumento della stessa tassa, specie in questo periodo di forte crisi economica ed occupazionale, questo ulteriore tributo da aggiungere alla già fin troppo salata imposta, soprattutto per quei cittadini che hanno sempre pagato puntualmente”.
Tutto iniziò 4 anni fa con l'amministrazione Buzzanca, quando l'ex assessore ai Tributi Orazio Miloro decide di far consegnare a tutti i messinesi le bollette Tarsu insieme alla cartella esattoriale. Fatto questo, che comporta in automatico un costo aggiuntivo per le spese di notifica.
“Pur comprendendo -aggiunge il consigliere UDC- lo spirito di quel provvedimento che voleva costringere i furbi di turno a pagare quanto dovuto senza inventarsi la storiella di non aver ricevuto nel proprio domicilio le bollette, è fuor di dubbio che non si possano assolutamente trattare allo stesso modo quei cittadini onesti che per pagare le 4 rate recapitate a casa mediante avviso bonario hanno sempre stretto la cinghia per adempiere al proprio dovere di contribuenti.
Le 5,88 euro, infatti – incalza Gioveni – suonano come la classica beffa nei confronti di chi finora non ha mai fiatato nel corrispondere a Palazzo Zanca il tributo per un servizio (come quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani) che per altro, specialmente negli ultimi tempi, anche se non per colpe di Messinambiente, non si è sempre rivelato efficace.
Piuttosto che colpire i cittadini onesti e puntuali nei pagamenti -conclude Gioveni- sarebbe opportuno intensificare i controlli sui morosi, adottando esclusivamente su di essi il sistema della notifica diretta a domicilio”.