Il Procuratore Generale di Messina Franco Cassata va in pensione. A gennaio la condanna per avere diffamato Adolfo Parmaliana

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Franco Cassata, ex Procuratore Generale di Messina

Cassata saluta tutti senza inchino e va via sfumando. Il Procuratore Generale di Messina va in pensione. Barcellonese doc, 73 anni, Franco Cassata socio del circolo Corda Fratres della città del Longano, che tanto fa discutere a causa di alcuni personaggi che figurano nell'elenco dei soci passati e presenti.

A partire da Giuseppe Gullotti, ritenuto il mandante dell'omicidio di Beppe Alfano, e di Saro Cattafi, arrestato l'anno scorso e dal 12 2012 in regime di 41 bis.

Il 24 gennaio scorso Cassata è stato condannato per avere diffamato la memoria del professor Adolfo Parmaliana.

Il Pubblico Ministero aveva chiesto una condanna a tre mesi, ma il Giudice di Pace del Tribunale di Reggio Calabria Lucia Spinella gli ha invece inflitto una multa di 800 euro, oltre a prevedere un risarcimento danni per la famiglia Parmaliana da valutare in sede civile.

Una condanna arrivata due giorni prima dell'inaugurazione dell'Anno Giudiziario a Messina, alla quale ovviamente Cassata non ha partecipato.

Da allora i rumors a Palazzo Piacentini si inseguivano. Qualcuno sosteneva che Cassata fosse pronto ad andare in pensione, altri invece ritenevano che potesse essere trasferito altrove, visto che gli era stato accordato di rimanere in magistratura fino a 75 anni.

Un pensionamento provvidenziale, che cancellerà automaticamente i due procedimenti disciplinari che pendono davanti al Consiglio Superiore della Magistratura. Il primo si riferisce ad una presunta incompatibilità ambientale visto il figlio di Cassata, l'avvocato Nello, esercita presso il Tribunale di Barcellona. Il secondo, in trattazione in I Commissione, riguarda il fatto che Nello Cassata è coinvolto in un maxi processo con l'ipotesi di accusa di associazione a delinquere finalizzata a truffe assicurative.

Durante le , è emerso che un funzionario di polizia che stava indagando sulla vicenda sarebbe stato avvicinato da un collega e da un ufficiale dei Carabinieri che gli avrebbero chiesto delle informazioni rispetto alla posizione di Nello Cassata. La denuncia ha fatto scattare l'apertura di un procedimento presso il Tribunale di Reggio Calabria, poi archiviato. la vicenda è comunque arrivata al CSM, che non ha ancora deciso.

Assoluto silenzio da parte del Consiglio Superiore della Magistratura sul fatto che in qualità di Procuratore Generale, fino a ieri Cassata coordinava i magistrati che accusano e che poi giudicheranno il figlio Nello.

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