ATM, i lavoratori dichiarano lo stato di agitazione
In stato di agitazione i lavoratori dell'ATM. I pagamenti sono fermi al 50% dello stipendio di settembre e la delibera per sbloccate l'ultimo dodicesimo del 2012 di un milione 333 mila euro, non è ancora stata firmata. A Palazzo Zanca tutto tace e tra i 598 dipendenti dell'Azienda Trasporti tira una brutta aria.
“Questo silenzio non promette nulla di buono dichiarano Orsa, Uil, Ugl e Cub- e non abbiamo alcuna certezza sulla liquidità disponibile nelle casse comunali. Tutto fa prevedere un triste Natale per le 600 famiglie dei lavoratori“.
Visto che il commissario Croce non dà segni di vita i sindacati hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il Direttore dell'ATM Claudio Conte, che ha messo a verbale che la situazione è disastrosa e non permette di prevedere nulla di buono.
Nessuno, né in Comune né all'Azienda Trasporti, è in grado di dare garanzie sul saldo degli arretrati ed anche la tredicesima, maturata in questi giorni, è a rischio.
“Abbiamo proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale -annunciano i sindacati- e saranno programmate azioni eclatanti di protesta perché è inaudito che nel silenzio e nel disinteresse della proprietà si lascino nella disperazione 600 famiglie alla vigilia di un triste Natale. Chiediamo un urgente incontro con il commissario straordinario dell'ATM Alligo, per comprendere quali prospettive vi possano essere nel breve termine per il pagamento degli stipendi e stigmatizziamo la continua assenza e la lontananza dello stesso dall'azienda in una fase di forte criticità.
Orsa, Uil, Ugl e Cub hanno anche sollecitato l'incontro già richiesto al commissario Croce, con l'apertura di un tavolo istituzionale del quale il prefetto Trotta si è impegnato a farsi garante tra parti sociali, Regione e Comune per definire lo stato dei debiti e crediti che l'ATM vanta nei confronti dei vari enti.
“In tal senso -concludono i sindacati- speriamo in un concreto interessamento del nuovo assessore ai trasporti della Regione Sicilia Bartolotta, affinché vi sia un reale cambio di rotta nei rapporti tra Comune e Regione e termini quella lunga fase di conflittualità politica che, a nostro avviso , ha contribuito al disastro dell'ATM”.