6 dicembre 10.12 Ponte Schiavo, vietata coltivazione fave e piselli
Gli agenti della Polizia municipale e gli organi di vigilanza dell'Azienda Sanitaria Provinciale sono stati incaricati del controllo e dell'esecuzione dell'ordinanza del Commissario Straordinario Luigi Croce che, per un caso di favismo, vieta la coltivazione di fave e piselli, per un raggio di 300 metri e la vendita in forma sfusa, per un raggio di 150 metri, dal plesso scolastico “scuola Regionale dell'Infanzia” di Ponte Schiavo.
Nel raggio di 100 metri dall'abitazione di via Nazionale n. 167 villaggio S. Margherita contrada Runci Coop. Gurgusum, la vendita di leguminose fresche, preconfezionate in sacchetti sigillati, può essere effettuata solo a condizione che nell'esercizio commerciale sia esposto, bene in vista, un cartello che segnali al “cittadino a rischio di crisi emolitica da favismo” la presenza nel locale di leguminose fresche; tale obbligo riguarda tutti gli esercizi commerciali cittadini, come previsto dal provvedimento sindacale n. 59 del 23 marzo 2012. Nei confronti dei contravventori è prevista la denuncia all'Autorità giudiziaria (art. 650 del Codice Penale).