Tutti contro tutti per salvare la città e la confusione è sovrana
Il punto di riferimento per la Corte dei Conti sono lui ed i suoi esperti. Ancora una volta, durante la riunione della Commissione Bilancio il commissario Croce ha ribadito la propria linea di condotta, che non dà adito ad equivoci.
La magistratura contabile attende da lui notizie certe in merito alle misure sollecitate e sarà il team composto da Croce e dai suoi esperti Dalmazio, Saccà e Tomasello a decidere dove e come intervenire, restringendo al minimo il margine di manovra dei dirigenti di Palazzo Zanca.
Del resto, che tutto fosse fermo al palo in attesa di direttive del commissario era chiaro già da giorni, quando gli stesso dirigenti dell'Area economico-finanziaria avevano comunicato di essere in attesa delle direttive di Croce per la chiusura del bilancio di previsione “già predisposto”.
Perplessi i consiglieri comunali, ai quali spetta per legge l'emissione della delibera contenente i provvedimenti correttivi, che ad oggi registrano confusione in merito a “chi deve fare cosa” ed entro quando.
Anche se tutte le parti in causa garantiscono collaborazione e comunione di intenti, nei fatto sembra profilarsi all'orizzonte una sorta di “rottura” tra Croce ed il suo entourage e l'apparato amministrativo di Palazzo Zanca.
“Quello che possiamo registrare come dato certo -ha commentato Felice Calabrò, coordinatore dei consiglieri del PD-è che non ci sono le idee chiare su cifre e provvedimenti urgenti, anche se ovviamente stiamo lavorando tutti nel solo interesse della città”.
In ogni caso, anche la riunione di questa mattina della Commissione Bilancio presieduta da Giuseppe Melazzo, ha riguardato la discussione dei provvedimenti urgenti da porre in essere per evitare il default. Misure correttive che il Consiglio comunale, tramite la Commissione, aveva richiesto ai dirigenti delle varie aree di predisporre con prontezza ma che ad oggi non sono ancora pervenute.
Tagli ed economie, probabilmente, che così come sollecitato dalla magistratura contabile, concorrerebbero insieme alla redazione del Bilancio Previsionale 2012 a frenare la caduta libera ed assicurare l'accesso al Fondo di rotazione per i comuni a rischio dissesto. L'extrema ratio per la salvezza dell'ente.