Di Maria: i 750 mila euro per Messinambiente ancora virtuali

Armando Di Maria, commissario liquidatore di Messinambiente (foto Nettunopress)

C'è solo un impegno verbale, ma di scritto non c'è nulla. Armando Di Maria, commissario liquidatore di Messinambiente, getta acqua sul fuoco dei facili entusiasmi sui 750 mila euro che dovrebbero arrivare, il condizionale è d'obbligo, dalle casse comunali attraverso l'ATOME3.

“E' solo una promessa che mi è stata fatta a Palazzo Zanca ieri -puntualizza. Di certo non c'è nulla. Oggi siamo quasi fermi e stiamo tentando di garantire i servizi essenziali nei mercati e negli ospedali. Per il momento non c'è altro, se non che la situazione non è cambiata”.

La situazione è tutt'altro che rosea. Grazie ad un certificato ritirato ieri da un dirigente di Messinambiente direttamente a Palermo, oggi sono state portate alla discarica di Mazzarrà Sant'Andrea 45 tonnellate di rifiuti con i 4 autocompattatori.

Ma la città produce una media di 300 tonnellate al giorno e visto che è da ieri che non si porta nulla alla discarica a causa dello stop della ditta incaricata del trasporto (deve avere oltre 500 mila euro e non si sa né come né quando li avrà) i conti sulla situazione reale si fanno presto.

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Michele Trimboli, commissario liquidatore dell'ATOME3

Ma Di Maria non è l'unico ad aspettare i trasferimenti da Palazzo Zanca.

“Attendo ancora il pagamento di oltre 12 milioni di euro per i servizi effettuati da gennaio fino al 31 ottobre scorso -dichiara Michele Trimboli, commissario liquidatore dell'ATOME3- e non ho ancora visto nulla. Ho saputo dai giornali che mi dovrebbero arrivare oltre 700 mila euro ma non ho ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Mi limito ogni tanto a dare un'occhiata al conto corrente, ma vorrei sottolineare che i milioni che il Comune deve trasferire all'ATOME3 sono necessari per mettere in sicurezza il sistema”.

Ieri, con un intervento sostitutivo previsto dalla legge,  Trimboli ha saldato i debiti con l'Inps di Messinambiente e questo dovrebbe consentire adesso il trasferiemento delle somme alla partecipata senza alcun problema, visto che adesso potrà ottenere il rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva.

Resta da vedere ovviamente, dove e come a Palazzo Zanca si reperiranno le somme necessarie per garantire la ed uscire dalla fase dell'emergenza.

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