La Protezione Civile vicino al torrente da bonificare
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Le contraddizioni di Messina: la sede dei volontari della Protezione Civile sorge a ridosso di un torrente mai coperto e di una strada ad alto rischio per la sicurezza. A denunciarlo, i consiglieri UDC del III Quartere Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto.
“Pur manifestando il nostro compiacimento per il fatto che importanti associazioni che operano sul territorio nel delicato settore della protezione civile e dell'assistenza alla popolazione da oggi usufruiranno di un nuovo stabile per l'espletamento delle loro preziose attività a tutela della sicurezza della cittadinanza -dichiarano Gioveni e Cacciotto- di contro esprimiamo il nostro più vivo disappunto per l'evidente contraddizione che tale provvedimento dell'amministrazione comunale assume rispetto alla non proprio felice ubicazione dei luoghi. E questo, soprattutto rispetto al totale immobilismo e all'assoluta indifferenza istituzionale che per decenni tutte le amministrazioni che si sono succedute negli anni hanno avuto nell'annosa (anzi, ormai quasi secolare) vicenda della mancata copertura del torrente Bisconte-Catarratti. Come si può ritenere strategica e indenne da difficoltà logistiche e di mobilità una simile ubicazione -chiedono Gioveni e Cacciotto- viste le condizioni viarie da “terzo mondo” presenti lungo tutta la via Comunale Bisconte – Catarratti? Posto che il fine (certamente lodevole) di Palazzo Zanca è stato sicuramente quello di aver voluto dare una sede dignitosa a chi si spende giornalmente nel territorio per garantire la pubblica sicurezza, come si fa a non pensare che un simile provvedimento non abbia assunto i contorni di un autentico sberleffo verso chi, come le migliaia di residenti di Bisconte e Catarratti, attende invano da decenni un'infrastruttura fondamentale per la propria vivibilità e sicurezza?”.
Più volte in passato Gioveni e Cacciotto sono intervenuti sia per denunciare i problemi legati alla presenza di un torrente che per le condizioni in cui versa condiziona pesantemente le condizioni igienico-sanitarie degli abitanti della zona, sia per sollecitare Palazzo Zanca a riprendere l'iter politico e tecnico-amministrativo necessario per portare a compimento un'opera di messa in sicurezza e bonifica.
“Speriamo –concludono Gioveni e Cacciotto- che la presenza di queste autorevoli associazioni in un territorio da sempre abbandonato al proprio destino possa imprimere la giusta spinta propulsiva verso tutte quelle istituzioni che risultano coinvolte più o meno direttamente nella realizzazione della tanto attesa copertura del torrente Bisconte – Catarratti”.