Barcellona PG, Ponte Mela, mesi e mesi di promesse mancate: residenti e commercianti al limite della sopportazione

inbound1341161615671318228“Un anno è passato, ma per noi residenti ed esercenti della zona di Ponte Mela la situazione è rimasta drammaticamente identica. Il cantiere del ponte continua a essere una ferita aperta, un'opera incompiuta che sta mettendo in ginocchio l'economia locale. Siamo indignati, piegati dalla mancanza di risposte e dall'assordante silenzio delle istituzioni”. Sono queste le parole di indignazione e delusione di chi sperava nella riapertura del ponte Mela in tempi brevi.

Un anno di promesse mai mantenute
Nel febbraio 2024 si era stato detto che i lavori sarebbero ripartiti a pieno ritmo e che, entro pochi mesi, il ponte sarebbe stato restituito alla comunità. Ma i mesi sono passati, e oggi, febbraio 2025, le comunità di Barcellona e Milazzo si ritrovano di fronte allo stesso scenario: cantieri fermi, strade chiuse, disagi continui.

Le attività commerciali della zona stanno soffrendo in modo inaccettabile. I clienti sono sempre meno, scoraggiati da deviazioni e difficoltà di accesso. Molti commercianti hanno dovuto chiudere, altri lottano ogni giorno per sopravvivere in una situazione che sembra non avere fine.

Danni economici e sociali incalcolabili
Non si tratta solo di problemi economici. La mancata ricostruzione del ponte ha creato un isolamento insostenibile per i cittadini, aumentando i tempi di percorrenza per chi lavora, per chi deve accedere a servizi essenziali e per gli studenti che ogni giorno affrontano disagi enormi per raggiungere le .

Le istituzioni, finora, hanno risposto con il silenzio. Nessuna data certa, nessun impegno concreto, solo continui rinvii e giustificazioni. Ma non si può più aspettare: tutti vogliono risposte, vogliono azioni certep.

Un appello alle istituzioni: basta ritardi!
“Chiediamo con forza che le istituzioni intervengano con urgenza. La nostra pazienza è finita – concludono i residenti e commercianti. Se le istituzioni continueranno a ignorare il nostro grido di aiuto, saremo costretti a mobilitarci con azioni di protesta per far sentire la nostra voce. Non possiamo permettere che un altro anno passi nell'indifferenza”.

 

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.