Barcellona P.G, non luogo a procedere per 48enne accusato di detenzione di hashish

Tribunale BarcellonaIl Giudice dell'Udienza Preliminare del Tribunale di Barcellona P.G., Dott. Giuseppe Caristia, ha emesso una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di un 48enne, E. M., accogliendo le richieste dell'Avv. Carmelo Mazzeo, difensore dell'imputato.

La vicenda giudiziaria aveva avuto origine lo scorso 19 aprile, quando i Carabinieri avevano eseguito una perquisizione nell'abitazione dell'uomo, rinvenendo circa 24 grammi di hashish. In un primo momento, la Procura aveva ipotizzato che la sostanza fosse destinata allo , anche in considerazione delle modalità di conservazione. Il 48enne era stato arrestato e, poco dopo, scarcerato su disposizione della Procura.

Il G.I.P. Caristia ha accolto la tesi della difesa, secondo cui non vi era prova certa che lo stupefacente sequestrato appartenesse effettivamente all'imputato. Infatti, la sostanza era stata trovata sotto un vaso su un balcone adiacente a quello di sua proprietà, lasciando aperta la possibilità che fosse stata collocata lì da soggetti terzi.

Il Tribunale ha inoltre sottolineato che, secondo il conforme orientamento della Suprema Corte di , la quantità e la modalità di conservazione della sostanza (contenuta in un unico involucro) erano compatibili anche con un uso esclusivamente personale. Inoltre, durante la perquisizione, non erano stati trovati elementi tipici dell'attività di spaccio, come bilancini di precisione, materiali per il confezionamento, o somme di denaro riconducibili alla vendita di droga.

In assenza di elementi concreti che potessero far prevedere una ragionevole condanna, il G.I.P. ha dunque disposto il non luogo a procedere nei confronti del 48enne. Contestualmente, è stata ordinata la confisca e la distruzione della sostanza stupefacente sequestrata, mentre il telefono cellulare e lo smartphone dell'uomo, anch'essi sottoposti a sequestro, dovranno essere restituiti all'avente diritto.

Questa decisione rappresenta un'importante conferma del principio secondo cui ogni accusa deve essere supportata da prove concrete e inconfutabili, evitando di criminalizzare situazioni che potrebbero rientrare nell'uso personale.

Carmelo Amato

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