Ponte sullo Stretto, Germanà (Lega) a confronto con Ciucci
ROMA. La costruzione del ponte sullo Stretto e il futuro dei messinesi dal 2024 al 2032. Il senatore Nino Germanà, vicecapogruppo della Lega a Palazzo Madama, ha incontrato stamane a Roma l'amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci e il responsabile tecnico Valerio Mele per avere chiarimenti e dati certi sui temi che stanno più a cuore ai messinesi: espropri, ricadute occupazionali, formazione, tempistiche di realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia ed Europa e comunicazione. La SdM ha messo a disposizione del senatore Germanà tutte le informazioni richieste.
ESPROPRI
Per quanto concerne gli espropri sul territorio messinese, i fabbricati interessati sono 300, concentrati per lo più nella zona sulla quale insisterà il ponte: contrada Margi e salita Granatari nella zona nord e nella zona sud a Contesse. Area quest'ultima interessata alle opere necessarie alla realizzazione della linea ferrata all'uscita della galleria Santa Cecilia, il cui imbocco è previsto proprio a Contesse.
I prezzi al metro quadro dei fabbricati da demolire saranno quelli di mercato, cui saranno sommati gli indennizzi dell'ordine medio di 20.000 euro, variabili in funzione del valore dell'immobile.
La somma sarà resa immediatamente disponibile al proprietario o alla banca per la quota parte dell'eventuale mutuo o, a discrezione del beneficiario, interamente allo stesso con spostamento del mutuo su altro immobile secondo accordi presi con l'istituto di credito di riferimento.
Per quanto riguarda gli altri espropri, attengono a due categorie. Il primo riguarda l'utilizzo temporaneo per area di cantiere (per il quale sarà riconosciuto un canone proporzionale al tempo di utilizzo, tenendo conto che ogni mese varrà un dodicesimo della rendita annua del terreno).
In merito agli asservimenti, invece, è previsto il riconoscimento della perdita di valore (es. riduzione del volume edificabile per vincoli di distanza dalle strade o il pagamento della servitù di passaggio di sottoservizi (es. i cavi elettrici). Il tutto, in caso di accordo bonario.
Per chi invece presenterà ricorso, la quota parte spettante per legge ai proprietari interessati sarà pagata comunque alla Cassa Depositi e Prestiti e in base all'esito della sentenza saranno riconosciuti a chi di competenza.
POSTI DI LAVORO
Relativamente all'occupazione, la Stretto di Messina è ragionevolmente certa di poter recepire le indicazioni di impiego di buona parte di personale locale o di origine messinese, che coglierà la palla al balzo della costruzione del ponte per rientrare nella città d'origine.
FORMAZIONE
Per quanto concerne la formazione, la SdM sta lavorando all'attivazione di corsi per il personale che costruirà le grandi opere sui territori di Messina e Reggio Calabria.
TEMPISTICHE
Il momento dirimente sarà l'approvazione del CIPESS entro l'estate e il conseguente avvio dei lavori di cantierizzazione e monitoraggio delle aree di cantiere. I primi lavori riguarderanno le opere stradali e ferroviarie di raccordo con il ponte e dovrebbero durare complessivamente 7 anni. La costruzione vera e propria del ponte sullo Stretto inizierà entro la fine del 2025.
COMUNICAZIONE
Su questo punto così importante il senatore Germanà ha esplicitamente richiesto un maggiore coinvolgimento del territorio e dei media locali e nazionali nella diffusione dei cronoprogrammi dei lavori e delle notizie relative ai benefici, ai disagi e alle modalità di superamento di questi ultimi.
“Su tutti questi punti così fondamentali ho ottenuto garanzie ben precisa da parte del dottor Ciucci e dell'ingegner Mele -ha commentato Germanà al termine dell'incontro. Stiamo per entrare nella fase decisiva di avvio dei lavori: i disagi saranno inevitabili e ci aspettano momenti sia duri che entusiasmanti, man mano che l'intero progetto, compresi i raccordi ferroviari e stradali, andrà avanti. L'importante è guardare all'obiettivo finale, che porterà solo benefici alla nostra terra”.