Taormina, De Luca: Mancano 20 milioni di tasse non pagate”
MESSINA. All'appello mancano almeno 20 milioni di euro di tasse non pagate. La denuncia è del neosindaco Cateno De Luca, che già nel corso della campagna elettorale aveva parlato di una grande evasione dei tributi comunali.
“Siamo di fronte a un'evasione complessiva che va oltre il 70% del totale –spiega De Luca- rappresentato dal 20% dei contribuenti locali ai danni dell'80% dei taorminesi, che pagano regolarmente i tributi ma che in termini di entrata effettiva rappresentano non oltre il 30% delle entrate complessive”. Le entrate esaminate durante questa prima ricognizione riguardano l'IMU, l'addizionale comunale IRPEF, l'imposta di soggiorno e la tassa sui rifiuti.
Per quanto riguarda l'IMU, per De Luca “l'imposta municipale che ha una previsione di entrata di 5 milioni di euro mentre dovrebbe essere di 12-15 milioni di euro, l'addizione IRPEF ha una previsione di entrata di 900.000 euro ma dovrebbe essere di almeno 2 milioni e mezzo. In relazione all'imposta di soggiorno, in questo caso la previsione di entrata è di 2 milioni 800.000 euro anche se per il neosindaco dovrebbe essere di almeno 4 milioni, mentre per la tassa sui rifiuti la previsione di entrata è 4 milioni e mezzo di euro ma dovrebbe essere almeno 10 milioni.
Una disamina, quella di De Luca, effettuata nel corso di un primo confronto con i dirigenti e il segretario comunale durato tre ore, nel corso del quale è stato analizzato il Bilancio di Previsione 2023/2025 approvato dal Consiglio comunale il 4 maggio scorso.