Zone economiche speciali in Sicilia, UGL Catania: “Grande passo, ma bisogna andare avanti”
SICILIA. Il Governo nazionale, con il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, firma l'istituzione delle Zone economiche speciali siciliane (ZES). “Accogliamo con grande soddisfazione la notizia della firma da parte del Governo che ha recepito le nostre sollecitazioni su una pratica ferma da troppo tempo – dichiara Giovanni Musumeci segretario territoriale della UGL (Unione generale del Lavoro) etnea. Per Catania e il territorio sud-orientale della Sicilia la nascita della ZES rappresenta un atto di grande importanza, poiché consentirà di avviare una volta per tutte un ragionamento serio sullo sviluppo d'insieme delle aree industriali, artigianali, aeroportuali e portuali non solo della città, ma di un intero sistema comprendente anche Gela, Augusta, Caltagirone, Enna e altri centri che costituiscono il motore trainante dell'economia isolana. Adesso non ci sono più scuse e non sono ammessi ulteriori ritardi perché in ballo c'è la crescita non solo economica, ma al contempo occupazionale per un'intera area che, dilaniata dalla crisi precedente e dall'epidemia COVID-19, ha fame di lavoro e bisogno dei suoi giovani, che potrebbero rimanere qua per lavorare. Come UGL Catania, chiedendo che la gestione delle ZES venga affidata al presidente della Regione siciliana quale commissario di Governo, siamo già pronti a sederci con Regione ed enti locali per iniziare a progettare l'immediato futuro del nostro comprensorio. Considerato inoltre il momento di difficoltà facciamo appello, infine, affinchè si pensi a rafforzare l'economia dei centri a vocazione turistica attraverso la costituzione di apposite Zone economiche speciali. Con questi presupposti e con un reale piano infrastrutturale (basta ritardi sulla tanto attesa Catania- Ragusa, sull'ammodernamento delle autostrade e delle linee ferroviarie) si può davvero passare dalle parole ai fatti sulla realizzazione del ponte sullo stretto”.